CAMPOBASSO. Quella di ieri è stata un’altra giornata tragica per il Molise. Un’altra giornata caratterizzata da ben quattro lutti. Infatti, ai tre segnalati ieri, si è aggiunto quello di una giovane 41enne di San Martino in Pensilis deceduta nell’ospedale romano di Tor Vergata dove era stata trasferita con la Cross. Ma purtroppo nonostante le cure, il suo fisico non ha retto alla violenza di questo maledetto virus.
Se dunque da una parte assistiamo al miglioramento della situazione Covid in regione, dall’altra il numero delle vittime purtroppo continua a salire lasciando nel dolore intere comunità orfane di mogli, mariti, nonni, giovani vite.
La morte, ieri, della storica bidella della scuola di San Giuliano di Puglia ha riportato alla memoria di tanti la tragedia del 31 ottobre 2002 e il gesto di Giuseppina di non presenziare la cerimonia di consegna della medaglia d’argento al valore civile, perché lei aveva fatto solo il suo dovere.
Oggi riportiamo il saluto a Giuseppina messo nero su bianco dal dirigente scolastico dell’Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano.
“Oggi (ieri nero al mio lavoro in ufficio, solita quotidianità interrotta, intorno alle 13:30, dalle molte telefonate e messaggi ricevuti per comunicarmi che “Giuseppina non ce l’ha fatta “.
Si è spenta oggi all’Ospedale di Cerignola (Foggia) Giuseppina Barbieri, la collaboratrice scolastica del plesso della Primaria di San Giuliano di Puglia.
Un primo ricovero a Termoli e poi dal 23 febbraio fuori regione perché non c’erano posti alla rianimazione di Campobasso.
Quest’anno aveva deciso di andare in pensione e di dedicarsi ai suoi affetti convinta, giustamente di aver dato tanto alla scuola.
Ho avuto modo nel corso degli anni di apprezzare le sue doti di altruismo e di bontà nei confronti di alunni e docenti.
Conosceva ogni angolo della scuola primaria di cui ne era custode responsabile e ha sempre collaborato supportando docenti e personale esterno nella realizzazione del progetto “I Colori della vita” che si tiene ogni anno a San Giuliano di Puglia per ricordare le vittime del 31 ottobre 2002.
Proverbiale resta il suo caffè e infatti come non ricordare che, tutte le volte che mi recavo a San Giuliano per salutare i ragazzi e il personale scolastico, Giuseppina mi chiedeva sempre: ” Preside faccio il caffè“ e poi confidenzialmente aggiungeva di non preoccuparmi perché le sue docenti, così le chiamava, lavorano e si comportano bene tranne a volte qualcuno be… sa può capitare che faccia ritardo, ma qui Preside tranquilla si lavora seriamente”.
Le sue docenti mi hanno aggiornato costantemente sul suo stato di salute e proprio pochi giorni fa la responsabile di plesso Giulia mi aveva chiamato per dirmi: “Preside mi scusi se la disturbo, ma voglio condividerle questa notizia: “Giuseppina, mi ha riferito sua sorella si è negativizzata e anche se i medici non si sbilanciano ciò fa ben sperare.”
Speranza vana spezzata oggi dalla comunicazione della sua morte prematura a soli 64 anni.
Le ho scritto un messaggio durante i primi giorni della sua malattia e la sua risposta è stata: “Speriamo di farcela”. Con l’intento di incoraggiarla le ho scritto: “Non perda mai la sua tempra di combattente”. Sì, Giuseppina è stata una combattente. Aveva tanti progetti per quando sarebbe andata in pensione. I progetti purtroppo resteranno nel cassetto.
Mancherà a tutti noi e alla scuola Primaria di San Giuliano mancheranno la sua attenzione, la sua pazienza e il grande lavoro che ogni giorno svolgeva.
Tutto il personale scolastico si sente vicino ai familiari di Giuseppina e partecipa al loro dolore perché la perdita di una persona cara segna in modo indelebile.
Cara Giuseppina, sarai sempre nei nostri ricordi con grande affetto e rispetto. Ti saluta la tua scuola”.