Angelo Giustini con una nota di precisazioni all’indirizzo del governatore Toma e dei vertici Asrem non poco polemica, conferma la sua volontà, in caso di emergenza, di riaprire prima le strutture pubbliche. Spiraglio in questo caso per gli ospedali di Larino, Venafro ed infine Agnone.
“Il decreto operativo firmato dalla struttura commissariale durante l’emergenza redatto dal dottor Florenzano, e dalle dottoresse Scafarto e Gallo, – afferma Giustini – è composto di 4 fasi operative. Nello stesso documento è ricompreso anche il coinvolgimento delle strutture private. E’ vero. Ma a differenza di quanto dichiarato dal presidente della Regione Molise, il principale coinvolgimento riguarda le strutture pubbliche. Poi quelle private. Così come previsto dal decreto Cura Italia. Tengo a precisare che il sottoscritto, per ben cinque volte, da ultima la riunione di questa mattina alle ore 12, ha sollecitato e richiesto di visionare la fase 4 che ancora non mi viene sottoposta. Il direttore generale Oreste Florenzano mi ha rassicurato affermando che la famosa fase 4 mi verrà presentata lunedì. Ad oggi l’Asrem non ha ancora presentato a tutti i componenti dell’Unità di crisi il piano di emergenza che prevede, come da me individuato, il ricorso prima alle strutture pubbliche con il coinvolgimento di Larino, Venafro e, se nel caso, Agnone. Poi, in caso di necessità, i privati”.