CAMPOBASSO. Emergenza sanitaria Covid-19. Dopo la domenica caotica di ieri, contraddistinta da ben due riunioni dell’unità di crisi, spunta ora la possibilità di reperire i 60 posti letto che servono per decongestionare il Cardarelli presso la Fondazione Pavone di Salcito.
La struttura, come è noto, è di proprietà del gruppo Neuromed avrebbe messo a disposizione la struttura specializzata nella riabilitazione dove farebbe confluire, oltre ai sanitari presenti, anche altri specialisti direttamente dalla Neuromed.
Sembra, così decaduta, ancora una volta, la possibilità di sfruttare la struttura pubblica del Vietri per allestire i 60 posti letto richiesti anche dai sindaci di Termoli, Larino e dell’intero basso Molise per alleggerire il peso dei ricoveri sia nell’hub del Cardarelli sia negli altri ospedali regionali dove, purtroppo, si continua a ricoverare pazienti affetti da Covid per quel dovere professionale ed etico di non lasciarli senza la dovuta assistenza.
Al di là delle considerazioni politiche su tale scelta, crediamo, e lo crede l’intera popolazione molisana, sia necessario agire nel minor tempo possibile per garantire la migliore assistenza ai tanti pazienti affetti dal virus.
Un virus che, si sa, vista anche la presenza della variante inglese, sta creando situazioni drammatiche all’interno delle strutture ospedaliere tanto che alcuni pazienti, grazie alla Cross, sono stati trasferiti anche fuori regione a causa della mancanza di posti letto in Molise.
“Sto leggendo la comunicazione di Giustini ed a breve ovviamente riscontrerò”. Così, interpellato dall’Ansa, il direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem), Oreste Florenzano, a margine della nomina a Commissario straordinario per l’emergenza Covid ricevuta dal Commissario ad Acta per la sanità, Angelo Giustini.
“Mi preme però rappresentare – ha aggiunto – che nella giornata di ieri abbiamo tenuto ben due unità di crisi nel corso delle quali è stata acquisita da parte del Commissario la disponibilità della struttura (Fondazione Pavone ndr) di Salcito comprensiva di operatori per la gestione di 60 posti letto Covid. Questa soluzione che mi auguro venga definita in tempi rapidi dal Commissario Giustini – ha concluso – porterà ad una riduzione della pressione che in queste ore riscontriamo presso le strutture ospedaliere e ci potrebbe aiutare a superare l’attuale momento anche in considerazione della vicinanza chilometrica di Salcito all’ospedale di Campobasso”.
Ora toccherà al commissario ad acta Angelo Giustini trovare la copertura finanziaria e formalizzare l’accordo.
Se, con la scelta di Salcito si andrà ad alleggerire l’area medica, resta il problema delle terapie intensive.
“Abbiamo le nostre – spiega ancora il vertice Asrem – poi ci sono i moduli esterni agli ospedali che saranno pronti ad inizi di marzo e la cross da utilizzare in emergenza”.
Lo stesso manager, infine, annuncia poi che ci saranno anche novità per il San Timoteo di Termoli. Stando alle sue dichiarazioni l’ospedale costiero si vedrà ampliata l’area grigia ed il primario del pronto soccorso Nicola Rocchia potrebbe ricevere una specifica responsabilità in ordine alla gestione dell’emergenza Covid.
Red