LARINO. Una neve ‘silenziosa’ ha avvolto tutta l’area frentana e l’interno da questa notte. I fiocchi continuano a cadere, e stando alle previsioni meteo, lo faranno anche per tutta la giornata fino a domani.
Al momento non si registrano particolari problemi alla viabilità lungo le arterie cittadine anche se in verità poi basta osservare le foto che abbiamo scattato in alcune zone che dal centro urbano si diramano alle contrade di Larino per rendersi conto che la neve sta creando i primi disagi alla popolazione.
In giro, sinceramente non si sono visti tanti mezzi spargisale e spazzaneve, ma confidiamo che gli stessi vengano presto inviati in zona per evitare che le strade possano ghiacciarsi.
Si diceva di una neve silenziosa in questo ultimo sabato di Carnevale al tempo del Covid.
Tornano alla mente le immagini dello scorso anno quando le opere di cartapesta svettavano per le vie di Larino e tanta gente che nemmeno poteva immaginare cosa sarebbe successo da lì a qualche giorno, festosa pensava a divertirsi con i colori del carnevale.
Una neve silenziosa perchè manca la gioia dei bambini, manca la loro vitalità tra una battaglia a palle di neve e una scivolata con gli slittini improvvisati. Manca anche quella felicità del sapere che le scuole sono chiuse e si potrà continuare a giocare.
Manca, perché oggi le scuole a Larino, come in gran parte dei centri bassomolisani, sono chiuse da tanto, le lezioni sono a distanza, come a distanza la popolazione vive questa seconda, terza ondata del Covid. Così violenta che i soffici fiocchi di neve diventano l’ennesima iattura su questa parte di Penisola che deve fare i conti, non solo con la drammaticità della recrudescenza del virus, ma anche con le difficoltà collegate alla nevicata.
Fuori nevica, ma dentro non c’è gioia. Troppe famiglie sono in quarantena nelle proprie case, troppi lutti stanno sconvolgendo le nostre giornate. Si spera, sinceramente, di non dover arricchire le pagine della cronaca con altre drammatiche immagini di una pandemia che ha già immensamente stravolto i nostri vissuti.
NdF