LARINO. E’ un sabato frenetico per il mondo della scuola. Negli istituti molisani e, naturalmente in quelli di Larino, tutto il personale è al lavoro per completare un lavoro iniziato già da diverse settimane.
Disegnare nuovi percorsi di entrata e di uscita, allestire le aule rispettando le norme sul distanziamento, predisporre l’aula Covid, collocare tutte le indicazioni necessarie agli studenti e agli insegnanti per riappropriarsi di quel mondo che la pandemia ha sì stravolto, ma non sconfitto.
Era l’8 marzo quando il premier Giuseppe Conte dichiarò, per contenere il diffondersi del Covid-19, il blocco di tutto, compresa la scuola.
Dopo sette mesi, compresi quelli normalmente dedicati alle vacanze, dopo la didattica on line che è servita a dare nuove padronanze ad insegnanti e studenti, la classe tornerà ad essere il microcosmo quotidiano dove insegnati ed allievi riprenderanno quel cammino che la diffusione del Covid ha solo trasformato, ma non interrotto.
L’aula, le aule, si rianimeranno di voci, suoni, di serietà mista alla naturale frivolezza dei ragazzi che distanziati, ognuno nel proprio banco, con le mascherine indossate, riprenderanno insieme agli insegnanti quel percorso di crescita fatto di successi ma anche di pause. Fatto di rinnovati traguardi e di consolidate esperienze.
Certo la paura del virus contraddistinguerà il rientro a scuola. Il Covid non è scomparso, ma oggi più che mai serviranno atteggiamenti di responsabilità da parte di tutte le componenti del mondo della scuola.
Il rispetto delle norme in vigore è l’unica via per evitare isterismi, prese di posizione, allarmismi che potrebbero generare situazioni, come dire, poco piacevoli.
Due diritti fondamentali devono essere tutelati quello all’istruzione e quello alla salute. Crediamo che solo con le giuste sinergie entrambi possano trovare piena attuazione anche in questo tempo di convivenza con il virus.
Noi di Viaggio nel Molise vogliamo con le foto pubblicate raccontarvi due situazioni. La prima è quella relativa alla scuola Rosano. La seconda affonda le sue radici nel passato, negli anni della fine della seconda guerra mondiale.
La Rosano è interessata dai lavori di adeguamento sismico per cui soltanto tre classi sono state adibite al suo interno per la regolare fruizione delle lezioni. Altre otto classi, per tutto il tempo necessario alla conclusione dei lavori, sono state allestite all’interno di uno dei prefabbricati donati dalla Caritas nel 2003.
Ci siamo realmente sorpresi. Le otto aule che il personale stava finendo di allestire non hanno nulla da invidiare alle altre collocate all’interno dell’immobile adiacente. Sono spaziose, illuminate, sicure, non presentano segni del tempo, in una parola sono funzionali allo scopo per cui erano sorte, anche a distanza di 17 anni.
Per accedere ai due plessi sono stati predisposti due ingressi distinti. Chi frequenterà le lezioni nel plesso in muratura entrerà a scuola dall’ingresso principale di via Morrone. Gli altri, la maggioranza, dall’ingresso posto in via Console Minucio.
Dal 2020 abbiamo fatto poi un viaggio nel tempo, e complice il consigliere Giulio Pontico e il suo compagno delle elementari Gaetano Battista, abbiamo visitato un’abitazione in via San Michele che dopo la guerra era stata adibita a scuola.
Gaetano Battista e Giulio Pontico La scuola nel dopo guerra in Via San Michele
Un’abitazione ad un piano, senza bagni, con un sola e piccola finestra, dove però già allora i banchi erano monoposto, dove ognuno aveva il suo calamaio dove bagnare la punta della sua penna stilografica per scrivere, dove norme diverse comunque imponevano di rimanere distanziati.
Due mondi completamente diversi, ma oggi uniti da una storia che parla di rilancio.
All’epoca del consigliere Pontico, il rilancio voleva significare uscire dai lutti, dalle tragedie provocate dalla guerra, per gli studenti, per i genitori e i professori del 2020 il ritorno alla normalità dopo i mesi, anch’essi tragici, della pandemia.
Il tutto con la speranza condivisa che tutto vada per il meglio e quel #iorestoacasa resti solo un brutto ricordo e si trasformi realmente in #iovadoascuolainsicurezza.
Buon anno scolastico 2020-2021 a tutti da parte dello staff di Viaggio nel Molise!