LARINO. Serata di elevato spessore culturale quella di ieri sera a Palazzo Ducale. Il pubblico presente si è emozionato nella visione del docu-film ‘YOU, STORY AND GLORY OF A MASTERPIECE’ regia di Nicola Abbatangelo e sceneggiatura del professor Giovanni Maddalena.
L’evento, ultimo del cartellone d’Incontri d’estate 2020, messo su dall’amministrazione comunale, dall’assessore alla cultura Maria Giovanna Civitella è stato la giusta conclusione di un programma estivo, certo ridotto, ma sicuramente dall’alto contenuto culturale.
Un programma che ha dimostrato come, con le giuste sinergie, Larino possa essere teatro naturale dove mettere in scena arte, musica, spettacolo e comicità, in una parola la cultura.
Nell’atrio del Palazzo Ducale, nel rispetto delle regole Covid, il pubblico ha assistito al docu-film che parla della Madonna Sistina di Raffaello, come è stata vista e raccontata da Vasilij Grossman.
Raffaello dipinse la Madonna Sistina nel 1512 per il Monastero di San Sisto a Piacenza. Il dipinto, realizzato in olio su tela, rimase nel monastero piacentino fino al 1754, quando fu venduto al principe Augusto III che lo collocò nella nascente pinacoteca di Dresda, situata in uno splendido edificio barocco. La pinacoteca doveva celebrare la potenza del principe, erede di ciò che restava del Sacro Romano Impero. A partire dalla fine del XVIII secolo il quadro venne celebrato da poeti, filosofi, romanzieri, tra cui Novalin Puškin, Goethe, Nietzsche, Turgenev, Dostoevskij, Freud. Divenne un’icona riconosciuta in tutto il mondo ortodosso, presente in ogni casa russa fino alla fine del XIX secolo.
Vasilij Grossman è, invece, uno degli autori più importanti della letteratura russa del XX secolo. Scrittore di successo del mondo sovietico, combatté la Seconda Guerra Mondiale, diventando uno dei primi testimoni dell’esistenza dei campi di concentramento nazisti nei quali entrò con l’Armata rossa e di cui scrisse in racconti che furono usati al processo di Norimberga.
Tornato in patria, all’inizio della persecuzione staliniana degli ebrei, si accorse della somiglianza del sistema comunista con quello nazista appena sconfitto. I suoi ultimi capolavori “Vita e destino” – seconda parte dell’epopea sulla battaglia di Stalingrado – e “Tutto scorre” non furono pubblicati: il manoscritto del primo fu sequestrato dal KGB e Grossman morì in solitudine, considerato un pericoloso dissidente.
Nell’ultima fase della sua vita scrisse anche il racconto “La Madonna Sistina”, frutto della sua visita al quadro nel 1955 quando l’opera, requisita dall’esercito sovietico durante la presa della Germania, fu esposta a Mosca prima di essere restituita alla DDR e alla Pinacoteca di Dresda. Dopo questa visita scriverà: “Dalla prima occhiata una cosa è subito, e soprattutto, evidente: quella tela è immortale. E capisco di avere sempre usato con leggerezza una parola dalla potenza tremenda – immortalità -, di averla sempre confusa con la pur possente vitalità di alcuni capolavori dell’uomo. Nonostante la mia venerazione per Rembrandt, Beethoven e Tolstoj, mi è finalmente chiaro che di tutte le opere capaci di colpire il mio cuore e la mia mente, solo questo quadro di Raffaello non morirà fino a che l’uomo avrà vita”. E ancora, sempre nel suo racconto “La madonna Sistina” “Penso che questa Madonna sia l’espressione più atea della vita, di quell’umano a cui il divino non partecipa […] Ancora più terreno è il bambino che tiene fra le braccia. Ha un viso più adulto di quello della madre. Quegli occhi tristi e gravi – fissi al contempo fuori e dentro di sé – vedono e conoscono il destino”.
Parecchi anni dopo vanno a far visita alla Madonna Sistina di Dresda il regista termolese Nicola Abbatangelo ed il filosofo torinese (docente all’Università del Molise) Giovanni Maddalena, grande studioso di Grossman.
Anche loro si lasciano interrogare dal quadro di Raffaello e non potendolo portare in Italia decidono di farne un film e così prende forma “You – Story and glory of a masterpiece”.
Un film in cui si mescolano interviste a esperti di arte, storia e letteratura con la vicenda umana di uno scettico e problematico fotografo newyorkese chiamato dalla Germania per scattare la migliore foto possibile del quadro, che ne sappia cogliere l’essenza, il valore vero.
Lasciato solo in compagnia del custode del museo durante la notte, Brandy Miller (questo il nome del fotografo) viene portato dentro la storia del dipinto con le parole dello scrittore russo; e noi che guardiamo possiamo condividere questo percorso storico e nello stesso tempo immaginifico in una continua altalena tra visione e realtà. Visione e realtà in cui a dominare è una sorta di “gioco” di sguardi: quello della Madonna, quello del fotografo, del custode (autentico conoscitore dei segreti del quadro), del direttore della Gemäldegalerie, della moglie del fotografo e di tutti i personaggi che popolano il racconto. Persino gli sguardi degli intervistati documentano lo stupore di chi ha potuto godere dello stare di fronte all’opera di Raffaello.
Come dice il sito di presentazione del film (https://you.moolmore.com/#1594151587088-c11baec4-54c1) “YOU è un docufilm che sfida l’arte a parlare, in modo inedito e coinvolgente, al grande pubblico. In questa vicenda, l’incontro di due uomini eccezionali, separati da secoli di storia e dalla forma che l’espressione artistica ha generato in ciascuno di loro, svela misteri altrimenti inaccessibili ai più.
Ad incontrarsi quindi saranno il pennello di Raffaello e la penna di Vasilij Grossman, entrambi ispirati dalla figura della Madonna rappresentata in questo dipinto che, in tutta la sua forza, è stato capace di far vibrare i cuori di intere generazioni… Un film che parla di Raffaello, di Grossman, di vita, di bellezza e di speranza. Che parla di ciascuno di noi”.
Insomma, un grande spettacolo che l’amministrazione Puchetti ha offerto gratuitamente alla cittadinanza larinese.
Chi ha visto il film, come la collega Rossella Mammarella, ha scritto su facebook “una produzione eccelsa che non può non elevare lo spettatore di fronte a tanta bellezza. O il maestro Roberto Di Carlo che sempre su facebook ha scritto “un’iniziativa senza pari per il messaggio che porta con sé questa produzione. Mi compiaccio con Rossella Mammarella per la proposta e soprattutto con l’ Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Pino Puchetti e dell’Assessore alla Cultura Maria Giovanna Civitella che ha avuto il coraggio e l’intraprendenza di realizzarla. Consiglio a tutti, non appena possibile, di vedere questo film. “.
(foto di Rossella Mammarella per gentile concessione)