COMUNICATO STAMPA
LARINO. Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare ‘Insieme per Larino’.
“A due anni dalle elezioni, occorre sottolineare che gli amministratori di maggioranza, pur avendo raggiunto alcuni obiettivi, continuano a rimandare interventi urgenti relativi a precise situazioni, alcune delle quali già presenti durante il primo mandato.
L’ultimo programma elettorale del gruppo “Sì@mo Larino”, ricco di iniziative riguardanti tutti gli ambiti, era molto focalizzato sulla riqualificazione di aree inutilizzate o dismesse. Tra le tante, quella dell’ex Liceo “F. D’Ovidio” e quella retrostante l’ex IMAM, dove si dovrebbero realizzare due parcheggi. È doveroso precisare alcuni dettagli riguardanti il sito dell’ex liceo, ricordando che il progetto di riqualificazione non è nuovo, perché nato dall’idea e per impulso dei consiglieri di minoranza, sempre durante il primo mandato, quando l’area, prima di essere acquisita dal Comune, era ancora di proprietà della Provincia.
Pur riconoscendo l’indiscussa bontà delle iniziative, che metterebbero a disposizione più posti auto durante le grandi manifestazioni che si svolgono nel centro storico, sarebbe opportuno risolvere prima i problemi che intorno a queste due zone sussistono e che si trascinano da anni.
Il sito dell’ex liceo, infatti, è delimitato, nella parte inferiore, da un muro che presenta importanti cedimenti strutturali, tanto che è stato transennato nella parte costeggiata dal marciapiede che conduce alla Scuola Elementare e Materna “A. Novelli”, e che ogni giorno viene percorso da genitori e alunni. Marciapiede molto trafficato anche perché collega, per un lungo tratto, il Piano San Leonardo e il centro storico della città, e che, tra l’altro, dovrebbe essere risistemato, vista la pavimentazione danneggiata e le buche che rendono poco sicuro e comodo il tragitto.
La stessa cosa si può dire per la seconda area interessata dal progetto di parcheggio, di fronte alla quale c’è un muro in parte crollato, che fiancheggia una stradina secondaria su cui insistono varie abitazioni.
A queste due realtà se ne aggiungono altre, quali il muro dell’Ara Frentana nella parte sottostante, lungo la strada che porta alla Fonte di San Pardo, attualmente impraticabile proprio per il pericolo di ulteriori crolli, e quello di palazzo Pietrantonio, al momento transennato.
Pensare in grande è lecito, ma intervenire è un dovere imprescindibile per garantire sicurezza e, in generale, per assicurare il decoro urbano.
Ci si chiede, allora, se questi lavori di ripristino siano in programma e, se sì, quando inizieranno. Se lo chiedono anche i tanti cittadini che da tempo aspettano un’azione concreta”.