TERMOLI-LARINO. “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione”. (2Tm, 4: 7-8)
Il vescovo di Termoli-Larino, mons. Claudio Palumbo, insieme al Presbiterio, ai familiari e a tutta la comunità diocesana annunciano la morte e il ritorno alla Casa del Padre di don Angelo Castelli, parroco emerito di Santa Croce di Magliano, avvenuta questa mattina – domenica 6 aprile 2025 – all’ospedale San Timoteo di Termoli all’età di 81 anni, di cui 57 come presbitero.
In comunione di preghiera e con gratitudine a Dio per il dono della sua esistenza e del suo ministero al servizio della chiesa universale, si uniscono al suffragio nell’affidamento amorevole e misericordioso del Signore Gesù Cristo, Risurrezione e Vita, per il quale ha speso la sua vita fino all’ultimo istante.
Fede operosa, amore e servizio: don Angelo Castelli è stato un sacerdote che ha donato tutta la sua esistenza per il Signore in ogni ambito in cui ha offerto il suo ministero.
Ordinato presbitero il 2 agosto 1967, è stato parroco a San Martino in Pensilis, alla chiesa del Crocifisso di Termoli e alla comunità pastorale di Santa Croce di Magliano.
Dai campi di lavoro ai giovani, all’impegno zelante per le Missioni, nell’Azione Cattolica e nella Caritas a livello comunitario e diocesano, guidato da uno spirito di iniziativa, di proposta, di presenza amorevole e premurosa tra la gente con lo sguardo rivolto sempre verso il Padre. Un’opera di evangelizzazione che ha coinvolto le famiglie, le comunità, i gruppi e quanti, anche negli ultimi anni, hanno partecipato a tante attività. Don Angelo è stato soprattutto un uomo di Dio, di preghiera, di contemplazione, una vita che ora è giunta in pienezza a compimento.
I funerali saranno celebrati lunedì 7 aprile 2025, alle ore 16.00, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Rotello, suo paese di origine, dove sarà tumulato, partendo dalla casa funeraria del paese dove è già possibile portare la preghiera personale.