di Regina Cosco
CAMPOBASSO. In Italia, forse più che altrove, la biodiversità si esprime nell’estrema varietà dell’offerta enogastronomica. Infatti, in contrapposizione al turismo domestico generalista, sempre più turisti ricercano nell’enogastronomia locale una molteplicità di aspetti, accomunati da motivazioni che trascendono i profili usuali.
Andare in un posto e degustare un prodotto (che sia, talvolta, tipico di una determinata area), apprezzarne la qualità e l’integrità, e portarne a casa il ricordo è un’ esperienza completa.
Su questo filone, nel tentativo di esprimere una geografia del gusto che consenta di accedere alle specificità e alla sostenibilità di prodotti che sforzino il meno possibile la natura, con l’invito all’esplorazione di una zona del Molise ancora poco conosciuta, si colloca l’operato dell’associazione ‘Molise Farm’. Si tratta di un’associazione no profit che tutela le tipicità e l’identità delle aziende locali, raccogliendo a sistema, una nuova generazione di farmers. I ‘farmers’ – termine anglosassone corrispondente al nome comune italiano di ‘contadini’ – qui è l’appellativo utilizzato per indicare giovani produttori locali dell’entroterra molisano, molto spesso relegato.
Attraverso, un sito web, strumento estremamente utile nell’intercettazione di un pubblico più ampio, i farmers possono figurare in una vetrina virtuale che offra a ciascuno maggiore visibilità.
“La parte più bella di questo progetto sta in chi lo ha ideato, una persona esterna ai farmers, che ha riconosciuto in noi un potenziale e ha deciso di raccontare la storia di ognuno” – racconta Paola Ramacieri titolare, insieme al compagno, di un’azienda agricola con annesso ristorante ‘La Quercia’, siti in Casacalenda.
Infatti, l’ideatore del progetto, Giuseppe di Lalla è un giovane appassionato di strategie di social media marketing che – rientrato in Molise da Bologna dove ha compiuto gli studi – ha spostato la sua attenzione su quella che considera un’area molisana “poco nota e che merita di essere conosciuta attraverso le storie dei farmers”. Giuseppe ha spiegato che si è iniziato con la ricerca dei farmers, per poi procedere con l’elaborazione del sito.
Il progetto è partito dal post pandemia e si conta di proseguire sulla strada intrapresa, programmando ancora incontri, aperitivi e workshop durante i quali i farmers potranno farsi conoscere e, al contempo, potranno promuovere i propri prodotti.
Attualmente, le aziende dei farmers aderenti al progetto sono le seguenti:
- l’azienda agricola Ritucci, del giovane Arduino che – a San Giuliano di Puglia – si dedica alla riscoperta e valorizzazione di alcune varietà di grani antichi dai quali produce semole, farine e pasta artigianale trafilata al bronzo;
- l’ azienda agricola e agrituristica ‘La Quercia’ – a Casacalenda – dove Luca e Paola Ramacieri, coppia nella vita e nel lavoro, si dedicano alla coltivazione, all’allevamento e alla ristorazione;
- il birrificio ‘Le Tre Torri’ di Aurelio, Giuseppe e Carmelo che – a San Giuliano di Puglia – hanno puntato sulla produzione di birra artigianale, con malti di qualità e luppoli selezionati;
- la società al femminile ‘A.Ma.Mi.Natura’ fondata da Maria Libera e Anna che – a Casacalenda – si dedicano alla commercializzazione di prodotti controllati, analizzati ma certamente gustosi;
- l’ azienda agricola ‘Steiger – Kalena’ di Giulio e Margherita Steiger che – a Casacalenda – hanno deciso di creare la loro cantina e producono vini di qualità;
- il caseificio ‘Morsi & Sorsi’ di Michele Rosati che – a Santa Croce di Magliano – dopo aver concluso gli studi a Parma si dedica alla produzione di prodotti caseari. Primo fra tutti la tradizionale treccia di formaggio, prodotto tipico di Santa Croce di Magliano;
- l’ azienda agricola della giovane Olga che – a Ururi – produce il suo olio Frate, nel pieno rispetto della qualità delle olive e di una sapiente frangitura e conservazione;
- l’apicoltura Lanni del giovane Riccardo che – a Morrone del Sannio – produce miele d’ eccellenza;
- l’ azienda vinicola Cianfagna che – ad Acquaviva Collecroce – vede Vincenzo e la sua famiglia, coltivare uve sane per produrre un vino di alta qualità con tecniche tradizionali;
- l’ azienda agricola certificata ‘Bio’ di Francesca – che a Casacalenda – nella sua fattoria produce olio, formaggi e farine che preservano aromi tradizionali;
- la produzione di zafferano di Vincenzo che – a Guglionesi – dopo anni fuori regione e all’estero, ha intrapreso la coltivazione dello zafferano, spezia così pregiata;
- ‘Pasta Colombo’ della santacrocese Maria Concetta Colombo che – in agro di Rotello – a partire dalla coltivazione di grani pregiati e dalla salvaguardia di sementi di antiche varietà, ha dato il via alla produzione della sua pasta artigianale;
- ‘ Giardini di Marzo’ del giovane Pardo che – a Rotello – ha deciso di seguire le orme dei nonni e, dalla sua passione per l’agricoltura, ha riattivato la produzione a km zero di pomodori;
- l’azienda agricola ‘Oro Frentano’ di Angelo Paolo Pastorini che – a Larino – con la sua famiglia si dedica alla valorizzazione delle ricchezze materiali e immateriali del Molise Frentano. Si propongono escursioni e passeggiate, ma soprattutto l’azienda è nota per la produzione del suo olio: ‘Aurum Larini’;
- l’ azienda Ramacieri di Francesco che – a Casacalenda – coltiva piantagioni di melo e persegue progetti di collaborazione con centri di recupero e di formazione sul lavoro.
L’associazione è in continua evoluzione scopri tutti i Farmers sul sito di Molise Farm o aderisci all’iniziativa visitando il sito: https://molise.farm/