LARINO. “Un’esperienza bellissima che ricorderemo sempre. Londra è una città magnifica piena di arte, storia, monumenti ma anche tante attrazioni da poter visitare e naturalmente luogo ideale per perfezionare il nostro inglese. Siamo davvero felici dell’opportunità avuta e vogliamo ringraziare, in primis, la professoressa Egilda Lupacchino che ha curato tutta la redazione del progetto, poi naturalmente la nostra preside Emilia Sacco, le professoresse Debora Martino e Claudia Trolio che sono state con noi. E non per ultimo i nostri genitori che ci hanno permesso di vivere questa esperienza costruttiva, inclusiva e culturalmente emozionante”.
Abbiamo raccolto alcune dichiarazioni dei liceali, ben 35, frequentanti il triennio classico e scientifico del D’Ovidio, che dal 4 all’11 dicembre scorsi hanno partecipato presso il Centre of English Studies di Wimbledon al progetto scolastico che li garantirà ben 30 punti per le competenze trasversali e l’orientamento grazie alle ore di lezione svolte con personale altamente qualificato che al termine del percorso ha rilasciato, dopo il superamento di uno specifico esame, l’attestato di frequenza di lingua inglese.
I liceali, partiti da Pescara a bordo di un volo di linea della Ryanair sono atterrati a Londra nel pomeriggio dello scorso 4 dicembre. Ad attenderli, le famiglie affidatarie. Una delle particolarità del viaggio-studio è consistita infatti nella circostanza che i ragazzi hanno vissuto da ‘figli’ all’interno di famiglie multirazziali inglesi. Famiglie altamente selezionate dove loro hanno trovato tutti i confort necessari per vivere al meglio la loro full immersion con il mondo inglese.
Tempo di ambientarsi e subito a scuola per perfezionare grammatica e struttura della lingua, il lessico, la comunicazione e la padronanza del linguaggio. E dopo l’aula formativa la realtà della capitale della Gran Bretagna: musei, strutture avveniristiche, i tradizionali mercatini natalizi, i parchi, il London Eye, il Big Ben, il British Museum e Trafalgar Square. Solo per citare alcune delle tappe raggiunte e visitate in metro o comunque con i mezzi pubblici dai liceali con le professoresse. E poi la sera il ritorno in famiglia, la consumazione di piatti della tradizione inglese ma anche tanti piatti italiani come la pizza che le famiglie ospitanti hanno pensato di preparare per i loro ‘figli adottivi’. E naturalmente tante storie di amicizia, di inclusione e di condivisione a fare da corollario all’esperienza che, come detto, ha lasciato davvero in tutti, compresi i genitori, piacevoli ricordi da tramandare. Otto giorni sono volati ed i ragazzi sono tornati alla realtà della loro vita quotidiana al D’Ovidio ma crediamo certamente arricchiti da un progetto davvero ben fatto!