La pubblicazione scientifica ripercorre il progetto condotto nella città frentana negli anni 2018-2021
LARINO. Quando la tecnologia è innovativa e, soprattutto, a servizio delle comunità perché riesce a sostenere processi di inclusione sociale. Questo è il tema di fondo della pubblicazione scientifica firmata dalla dottoressa Rossella Mammarella, già borsista di ricerca presso l’Unimol, edito sugli Annali 25/2024 dell’Università degli Studi del Molise- Dipartimento Giuridico.
Una prestigiosa pubblicazione, impressa dalle Edizioni Scientifiche Italiane, intitolata “MeCI Larino: una app per dispositivi mobili che crea inclusione” attraverso cui ripercorrere e analizzare, da un punto di vista qualitativo e quantitativo, i vari passaggi del progetto MeCI (Migranti e Comunità Inclusive) condotto tra il 2018 e il 2021 sul territorio di Larino, sino ad arrivare ai risultati conclusivi, in un’ottica di possibilità future che tale studio potrà innescare.
“Sono estremamente orgogliosa e soddisfatta per questo risultato- ha dichiarato la dottoressa Mammarella- Si tratta della mia prima pubblicazione scientifica ma sono soprattutto felice di aver condotto tale studio nella mia città d’origine, lasciandone traccia in un volume autorevole come gli Annali; potrà costituire senz’altro un riferimento bibliografico per studi successivi che verranno svolti nella ricerca scientifica di settore, nel campo della Comunicazione e della Sociologia”.
La pubblicazione scientifica consta di cinque paragrafi: un’introduzione in cui si presenta nel dettaglio il progetto “Migranti e Comunità Inclusive” che ha coinvolto non solo i cittadini di Larino ma anche e soprattutto gli ospiti dello SPRAR; segue poi l’ “ideazione e progettazione” in cui si ripercorre la genesi dell’applicazione “MeCI Larino”, una novità assoluta per caratteristiche e finalità sull’intero territorio nazionale. Bisogna precisare che alla base, c’è un approccio legato ai principi fenomenologici e semiotici, elaborati all’interno del quadro di una filosofia del gesto, applicata in ambito tecnologico, così come presentata dal professore Giovanni Maddalena, docente ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi del Molise nonché responsabile scientifico del progetto MeCI per l’area della Comunicazione, che ha seguito l’intera attività di ricerca.
Fondamentale per la riuscita dello studio altresì, la collaborazione che si è venuta a creare con il Comune, il sindaco Puchetti e l’intera amministrazione “in particolar modo – aggiunge la dottoressa Mammarella- l’appoggio e il sostegno ricevuto dalle (all’epoca assessori) Maria Giovanna Civitella, Alice Vitiello e dal vice presidente del consiglio comunale Graziella Vizzarri, le quali sin dall’inizio hanno apprezzato il progetto e seguito gli sviluppi di Meci Larino sul territorio, intuendone le potenzialità e la valenza. Ringraziamenti poi vanno estesi altresì a tutti i membri della cooperativa Medihospes che gestiva lo Sprar a Larino negli anni tra il 2018 e il 2021”.
Un lavoro sinergico di governance dunque, che ha permesso di mettere in atto uno studio di fattibilità inclusiva partendo dall’integrazione degli ospiti dello Sprar, ma significativo e fruibile a tutta la comunità larinese. Nell’articolo scientifico si presenta poi l’indagine etnografica condotta, con la fase di comunicazione e disseminazione, che evidenzia l’analisi quantitativa e qualitativa, nonché la campagna di promozione per la app “larinocentrica” che costituisce “il social network della comunità”. Infine le conclusioni, per tracciare una prospettiva di sviluppi futuri connessi alla validità di strumenti tecnologici “ma soprattutto – conclude la Mammarella- la necessità che essi, per poter essere considerati davvero utili, possano poggiare su un tessuto culturale e strutturale capace di accettare e accogliere, senza diffidenze, tali nuovi e innegabili scenari sociali”.