LARINO. Sperimentare in agricoltura è un’ attività molto importante , sin da quando l’uomo ha iniziato a coltivare piante ed allevare animali, ha in continuo selezionato e adottato tecniche per migliorare le produzioni sia per la qualità che per la quantità. Una sperimentazione che abbia valore scientifico ha bisogno di tanto impegno e lavoro, e competenza, e va ripetuta per diversi anni , e per quanto riguarda l’olivo è ancora più impegnativa e difficoltosa, visto la longevità della pianta. Questo enorme lavoro non ha scoraggiato Michele Ricci, olivicoltore di Larino, campione nazionale di potatura, appassionato e conoscitore di questa meravigliosa pianta, a realizzare nella sua azienda in contrada Torretta un oliveto con oltre trenta cultivar, con sesto di allevamento ad alta densità adatto a raccolta meccanica in continuo. Le tante cultivar hanno prodotto i primi frutti, e a fine ottobre del 2024 sono state raccolte separatamente, pesate, valutato il grado di invaiatura e maturazione, lo stato sanitario e altri parametri e poi avviate per estrarre olio nell’ oleificio Zeoli di Larino sito in contrada Carpineto.
L’oleificio e azienda agricola Zeoli ha sempre rivolto lo sguardo e l’attenzione all’innovazione e alla ricerca di tecniche e sistemi per migliorare il prodotto, da anni ha collaborato con istituti di ricerca , con associazioni, con l’università del Molise, per progetti legati alla lotta alla mosca ed altri patogeni, al riciclo dei sottoprodotti trasformando sansa e acque di vegetazione in prezioso compost, ad adottare il monitoraggio con sistema continuo di analisi delle sanse per conoscere in tempo reale il residuo di olio , (sistema di rivelazione a raggi infrarossi detto “sans nir”), ha sperimentato l’estrazione dell’ olio con il metodo ad ultrasuoni per ridurre i tempi di gramolatura ed abbassare le temperature di estrazione, ha in azienda una sala panel ed ha organizzato corsi di assaggio ed innumerevoli visite aziendali, ha meccanizzato la raccolta con scuotitori da oltre 30 anni e successivamente con scavallatrici meccaniche, potatura meccanica e sistemi di gestione del suolo per evitare smottamenti ed erosione, ha adottato da oltre 25 anni la coltivazione biologica degli oliveti.
L’oleificio dell’ azienda Zeoli è dotato di un mini frantoio , che ha permesso le micro moliture delle diverse varietà di olive ottenendo campioni di olio che saranno oggetto di valutazione sensoriali ed analitiche. I risultati diranno quali sono le cultivar più adatte al sistema di coltivazione ad alta densità di impianto, quali avranno caratteristiche organolettiche migliori o più apprezzate dai consumatori, quali più resistenti a malattie ed a avversità atmosferiche e via discorrendo. Ovviamente non bastano i dati raccolti in una sola annata, ma vanno ripetuti e confrontati per diversi anni , il premio in palio? Il premio in palio è, come si può immaginare, molto prezioso, dirà con fatti con dati e numeri come si comportano le nostre cultivar molisane e italiane, che oli si possono produrre per soddisfare il consumatore più attento ed esigente , quali e come coltivare olivi dando il giusto e meritato reddito all’ olivicoltore e agli altri attori della filiera, quali potranno dare sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un lavoro per evitare chiacchere, opinioni personali e convincimenti, che spesso vengono divulgati a danno di un territorio con alte potenzialità di sviluppo.