COMUNICATO STAMPA
LARINO. “Il Comune di Larino, sotto la guida dell’amministrazione Puchetti, si è nuovamente distinto per inefficienza. Ogni anno, le famiglie si trovano a fare i conti con il ritardo nell’attivazione del servizio di ristorazione scolastica, ma questa volta la situazione è degenerata ulteriormente. A oggi, 8 di ottobre, la mensa scolastica non è ancora stata attivata e, anziché risolvere la questione in tempi brevi, l’amministrazione ha deciso di prorogare i termini per la presentazione delle domande per l’assegnazione del servizio, a causa del malfunzionamento del MePa. Il risultato? Centinaia di bambini restano ancora senza un pasto scolastico, e le famiglie sono in grave difficoltà.
Negli anni passati, sebbene la scuola inizi regolarmente a settembre, la mensa non è mai stata attivata prima del primo ottobre, causando già allora malcontento tra le famiglie. Quest’anno, tuttavia, l’amministrazione è andata oltre, prorogando ulteriormente i tempi di presentazione delle domande per l’assegnazione dell’appalto. La scelta di posticipare ancora una volta, senza fornire alternative concrete o soluzioni temporanee, ha lasciato i bambini senza la possibilità di usufruire del servizio mensa.
Questo non solo influisce negativamente sulla loro alimentazione, ma complica anche la gestione quotidiana delle famiglie che devono organizzarsi diversamente.
La situazione diventa ancora più complessa per le famiglie che hanno scelto il tempo pieno, ovvero le 40 ore settimanali di scuola. In un contesto normale, questo modello orario permette ai bambini di trascorrere più tempo a scuola, con il supporto di attività formative aggiuntive. Tuttavia, con la mancata attivazione del servizio mensa, le scuole non sono in grado di garantire le 40 ore, costringendo i bambini a seguire un orario ridotto.
Per molte famiglie, questa situazione rappresenta un grave disagio. Il tempo pieno è stato scelto non solo per motivi lavorativi, ma anche per dare ai bambini l’opportunità di partecipare ad attività scolastiche più ampie e formative. La mancanza di un servizio mensa blocca questa possibilità. Senza la mensa, queste famiglie sono costrette a prendere decisioni difficili. Alcuni genitori, non avendo alternative o persone di fiducia che possano occuparsi dei figli durante l’ora di pranzo, si sono visti costretti a modificare i propri orari lavorativi per andare a prendere i figli a scuola. Non tutti possono contare sull’aiuto di nonni o baby-sitter, e la mancanza di un servizio così essenziale rende ancora più complicata la gestione quotidiana delle famiglie.
La frustrazione delle famiglie è culminata in una lettera ufficiale inviata dalle rappresentanti di alcune classi direttamente all’amministrazione comunale. In questa lettera, chiedevano chiarimenti fondamentali: quando verrà finalmente attivato il servizio mensa e come dovrebbero organizzarsi nel frattempo, poiché per molte di loro la mensa è un servizio essenziale, sia per motivi lavorativi che per il benessere dei propri figli. Tuttavia, la risposta dell’amministrazione è stata… il silenzio. Nessuna spiegazione, nessuna rassicurazione, nessuna prospettiva di una rapida soluzione. Il mancato riscontro alle legittime richieste delle famiglie rappresenta un segnale di profonda mancanza di rispetto e trasparenza, che alimenta ulteriormente il senso di abbandono da parte dell’amministrazione.
Le famiglie hanno il diritto di ricevere spiegazioni chiare e, soprattutto, soluzioni rapide. I bambini non possono continuare a pagare per l’inefficienza di chi dovrebbe garantire loro un ambiente scolastico sereno e completo. In un contesto in cui il tempo scolastico si arricchisce con attività sempre più stimolanti e impegnative, negare il servizio mensa significa privare i bambini di un elemento essenziale per la loro crescita e formazione. È ora che l’amministrazione Puchetti agisca, ascolti le famiglie e metta finalmente i bisogni della comunità al primo posto”.