Inaugurata la nuova sede del glorioso Liceo Classico e Scientifico Francesco D’Ovidio. Il presidente Puchetti: è’ oggi un momento di grande orgoglio per la città ma anche per tutto il territorio’.
LARINO. L’alzabandiera con le note dell’inno, la preghiera di benedizione impartita dal vescovo Gianfranco De Luca, e poi il taglio benaugurale del nastro. Un taglio a due mani, quelle del presidente della Provincia e sindaco di Larino Pino Puchetti e quelle della dirigente scolastica Emilia Sacco, sintesi di una collaborazione istituzionale che ha permesso di inaugurare, oggi 10 settembre 2024, la nuova sede del glorioso Liceo Classico e Scientifico D’Ovidio. Il tutto con una cornice di persone, di autorità, di personale del mondo scolastico che con la propria presenza ha voluto testimoniare la nuova pagina di presente e di futuro scritta in contrada Carpineto perché quando si inaugura una scuola si costruiscono le premesse importanti per dare alle nuove generazioni stimoli a fare e, a fare bene.
Sia il presidente Puchetti sia la dirigente scolastica Sacco hanno voluto ripercorrere le tappe che hanno portato all’inaugurazione del nuovo plesso scolastico che sorge a due passi dall’ItaeG San Pardo, di fatto, costituendo una sorta di cittadella scolastica all’interno del perimetro urbano frentano. Puchetti ha ricordato come dopo il terremoto del 31 ottobre 2002, il liceo aveva perso la sua sede storica, di come era ‘andato errando’ prima nei locali in via Marra del vecchio ospedale, e poi nella più efficiente struttura di via Cuoco, ma anche di come fosse rimasto orfano della sua sede. “Oggi ridiamo un’identità specifica al nostro glorioso liceo. Voglio ringraziare quanti hanno permesso tutto questo, a partire dagli uffici provinciali che hanno lavorato alacremente insieme ai tecnici per consentire di inaugurare e rendere fruibile questa sede”. Grazie davvero a tutti – ha aggiunto la dirigente Sacco – la scuola come potete vedere è pronta, ragazzi tocca a voi ora lasciare la vostra impronta”.
Struttura modernissima, ampi spazi didattici, pannelli fotovoltaici per alimentarla, aule e laboratori dedicati dove da domani i protagonisti saranno proprio loro, i liceali chiamati a viverla, a lasciare la loro impronta, ma soprattutto a considerarla propria.
Buon anno scolastico 2024/2025 a tutti da parte della nostra redazione!