SAN MARTINO IN PENSILIS. Torniamo ad occuparci dell’autovelox, o meglio dei due rilevatori di velocità, installati sulla Statale 87 in territorio di San Martino in Pensilis. Lo facciamo perché dopo la sentenza del giudice di Larino che ha condannato il Comune a risarcire un’automobilista che aveva fatto ricorso alla multa, la Procura di Cosenza, delegando la Polstrada del capoluogo calabro, ha nuovamente sequestrato alcuni autovelox ritenuti illegali attivi sulla rete stradale provinciale e non solo.
Ebbene, la notizia è sulle pagine della cronaca nazionale, così come il nome del centro bassomolisano. “Il provvedimento riguarda misuratori di velocità attivi anche in altre zone d’Italia, è stato emesso dal gip nell’ambito di un’attività d’indagine delegata dalla Procura di Cosenza e a seguito delle risultanze degli accertamenti sulla “non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-EXSPEED v 2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale, dislocate lungo la statale 107 e la provinciale 234 del territorio della provincia di Cosenza e la statale 106”, riferisce l’Ansa. Il sequestro riguarda apparecchiature presenti in vari comuni e città quali Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini” ed appunto San Martino in Pensiliis.