LARINO. La rotonda al quadrivio di via Giulio Cesare prende ancora di più forma, con la posa, in queste ore, del primo manto di asfalto che va a delinearla e con essa a delineare quale sarà da qui ad una settimana la definitiva circolazione stradale in quella zona del centro frentano più volte teatro di incidenti stradali.
Siamo scesi in strada per testimoniare l’opera della ditta esecutrice. Decine di camion, una macchina specifica per la posa dell’asfalto, decine di uomini che per gran parte della notte, dopo aver collocato in precedenza gli appositi segnali di divieto, stanno operando muovendosi dal vicino campo sportivo fin alla nuova rotonda. Un lavoro portato avanti con estrema professionalità ed in sinergia, nonostante siano quasi le 23. Ma, d’altronde, questi lavori, come ci ha spiegato uno dei responsabili, sono per lo più eseguiti nelle ore notturne proprio per arrecare il minor disagio alla popolazione.
I lavori, per certi versi storici (perché i larinesi sanno bene la storia di quella intersezione viaria tra strada comunale, provinciale e statale dove in passato era stato collocato anche un semaforo sembravano impossibili) sono iniziati proprio un mese fa grazie alla sinergia tra i tre enti coinvolti e al lavoro condotto in questi mesi dal responsabile del procedimento nominato dalla giunta Puchetti, l’ingegnere Giovanni Lapenna,
Qualcuno, l’amico Guerino Trivisonno ha lanciato su Facebook una sorta di sondaggio per dare il nome alla rotonda. Al momento non sappiamo se la stessa sarà ‘battezzata’ con un apposito nome, quello che abbiamo intuito è che avrà una colorazione particolare, sarà non soltanto un’infrastruttura viaria ma anche una sorta di monumento che andrà ad abbellire uno degli ingressi della città frentana. Stando al cronoprogramma dei lavori, la posa del primo strato di asfalto precede quella definitiva che avverrà verosimilmente alla fine della prossima settimana. Poi, ma questo non siamo ancora in grado di riferirlo, si procederà alla formale inaugurazione con tutti e tre gli enti interessati.