“Per sviluppare il mondo del Cinema in Molise è necessario istituire al più presto la ‘Film Commission’, siamo l’unica regione in Italia a non averla”.
LARINO. L’abbiamo incontrato nei giorni scorsi, l’abbiamo fotografato alle prese con un pallone a fare palleggi nella centralissima piazza del Popolo insieme a suo figlio. L’abbiamo incontrato e fotografato nella tre giorni della festa patronale in onore di San Pardo.
E poi ancora una volta davanti ad un caffè. Il tutto condito sempre da quella amicizia antica che ci lega, da quell’essere cresciuti insieme quando non c’era internet. In un’epoca, dove ritrovarsi a casa dell’uno o dell’altro era davvero il modo per divertirsi magari, indossando chi la maglietta della Roma e chi quella della Juventus.
Oggi è un giorno particolare per Manfredi Saavedra. Sì stiamo parlando dell’attore e produttore cinematografico che sta scrivendo sia come attore sia come produttore davvero delle belle pagine di storia del cinema. Ma soprattutto, parliamo di un giovane uomo che non ha mai perso i legami con la sua terra. Una terra dove torna, vive, e si batte perché possa finalmente avere una sua Film Commission indispensabile volano di sviluppo per tutto il mondo dell’audiovisivo.
Ma non solo. Infatti, come si ricorderà, proprio Manfredi ha dedicato il suo primo progetto del 2009 (un cortometraggio con Massimo Ghini) alla spinosa questione delle energie rinnovabili che diventano insostenibili se attaccate in massa alla bellezza della natura distruggendo paesaggi, come le culture agricole delle nostre terre.
Dicevamo è un giorno importante perché, proprio oggi sarà trasmesso, su MEGATV, in Grecia, il quarto episodio de ‘L’isola e il Maestro’ di Christopher Papakaliàti. Una serie televisiva, dove Manfredi è uno dei protagonisti. Una serie che risulta essere la più vista della storia della tv greca. E’ disponibile su Netflix. E’ distribuita in 76 paesi nel mondo ed ha raggiunto già 1 milione di visualizzazioni nella prima settimana dalla messa in onda.
Manfredi, attualmente vive in Grecia ( la sua vita viaggia sulle ali delle emozioni tra sua figlia nella culla della cultura e suo figlio in Italia) dove sta continuando a sviluppare la sua carriera artistica e produttiva traendo ispirazione dalle ricche tradizioni culturali e storiche del Paese può, a ragione, definirsi come una figura versatile nel panorama cinematografico italiano.
Un attore ed un produttore noto per la sua capacità di coniugare talento attoriale e competenza produttiva. La sua carriera si distingue per un percorso ricco di sfide, costellato di interpretazioni intense e produzioni di qualità, che hanno contribuito a definire il suo profilo come un artista leale e generoso.
La forza di Manfredi come attore risiede nella sua capacità di entrare profondamente nei personaggi che interpreta, portando sullo schermo una gamma emozionale che spazia dalla delicatezza alla forza esplosiva. Ogni ruolo che interpreta è caratterizzato da una cura meticolosa dei dettagli, che riflette una profonda comprensione dei personaggi e delle loro storie. In altre parole, Manfredi sa come rendere ogni figura che interpreta unica e memorabile, grazie a una presenza scenica carismatica e a un’abilità innata di comunicare emozioni complesse.
Uno degli aspetti più impressionanti del lavoro di Saavedra è la sua versatilità. Ha saputo destreggiarsi con successo tra generi cinematografici diversi, senza mai perdere autenticità. Le sue interpretazioni nei film da ‘Qualunquemente’ (dove interpreta uno dei fedeli scagnozzi della cricca di Cetto Laqualunque) a Giovanni della serie tv greca ‘L’isola e il MAESTRO, sono degne di nota.
La sua capacità di incarnare le sfumature più sottili dell’animo umano emerge con forza, ma è altrettanto convincente nelle sue incursioni in ruoli più leggeri e comici, dimostrando un ampio spettro di abilità attoriali.
Oltre al suo lavoro come attore, Manfredi poi è diventato anche un produttore cinematografico. Ha portato avanti progetti innovativi che rispecchiano una visione chiara e una grande attenzione alla qualità come ‘Piazza Vittorio’ del regista americano Abel Ferrara. Un film che vanta la presenza di giganti del cinema come i candidati Oscar Matteo Garrone e Willem Defoe.
La sua competenza produttiva è evidente nella capacità di orchestrare produzioni complesse. In esse però riesce a mantenere un equilibrio tra creatività e gestione pratica. Dimostra un’abilità particolare nel sostenere storie che offrono nuove prospettive e stimolano riflessioni.
Vivere in Grecia ha apportato una nuova dimensione alla sua carriera ed un’apertura alle produzioni internazionali.
Immerso in un ambiente così ricco di cultura, ha ritrovato la sua dimensione naturale tra storia, mito e poesia. Denominatori comuni che hanno arricchito la sua visione artistica fin dai tempi del liceo classico D’Ovidio di Larino.
Questo trasferimento ha anche ampliato le sue collaborazioni internazionali, aprendo ulteriori possibilità nel panorama cinematografico. La dedizione al suo ‘mestiere’ è palpabile in ogni progetto a cui prende parte. La sua passione per il cinema traspare non solo nelle sue performance e nelle sue produzioni, ma anche nel modo in cui interagisce con il pubblico e i colleghi.
Per lui il cinema non è solo una professione, ma una forma d’arte che ama profondamente e alla quale dedica il massimo impegno.
Beh dopo averlo descritto ci siamo presi la briga di rivolgergli almeno qualche domanda.
Manfredi attualmente cosa ti spaventa?
Il sorriso sornione dei Governanti, di qualunque Stato, mentre entrano nelle stanze dei bottoni per decidere la vita e la morte di decine di migliaia di esseri umani.
Tu sperimenti ogni giorno cosa significa lavorare nel mondo del cinema secondo te perché in Molise si fa poco cinema?
Beh la risposta è semplice, purtroppo manca ancora una Film Commission. Siamo l’unica regione italiana a non averla ancora costituita. Il cinema (inteso l’audiovisivo) è un industria che da lavoro a molte persone, dal cast tecnico al cast artistico, ed è un volano economico che tocca tutte le attività produttive di una regione oltre che un mezzo di promozione turistica. Ogni regione ha visto un incremento decisivo nel settore turistico per merito di film o serie che sono arrivate al grande pubblico. Basti pensare a cosa è accaduto a Matera e alla Basilicata (dove peraltro nel 2019 ho prodotto un film): dopo “The Passion” di Mel Gibson è stata letteralmente invasa da turisti di tutto il mondo. Aver istituito una Fil Commission, avendo lavorato bene è stato sicuramente importante tanto che la stessa Matera è stata scelta come capitale europea della cultura. Io credo che la stessa cosa possa succedere nella nostra regione. Il Molise, le sue bellezze storico-artistiche-archeologiche ed ambientali meritano di poter essere raccontate, vissute, riprese e trasmesse. Ma per realizzare tutto questo serve che si istituzionalizzi la Film Commissione, perché ripeto soltanto questo strumento può essere l’apripista per le grandi produzioni, per creare e mantenere lavoro alla grande industria cinematografica italiana ed internazionale.
Un’ultima domanda cosa ti senti di augurare ai nostri lettori?
Ho imparato nella mia vita a restare umile, ma una cosa ho sempre considerato alla base della mia vita e della mia professione: l’importanza della lettura, l’importanza della poesia, l’importanza di credere nei sogni e nella bellezza del mondo.
Per cui l’augurio che rivolgo a tutti è quello di leggere, di imparare a memoria le poesie e di non smettere di credere nei propri sogni e nella bellezza del mondo.
A presto, Manfredi. Ed in bocca al lupo per la tua carriera.
Nicola De Francesco