LARINO. Due giorni fa il Tribunale di Larino, presieduto dal dottore Michele Russo e composto dalle dottoresse Tiziana Di Nino e Francesca Sansone, ha assolto un dipendente della Sevel, residente a Campomarino, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia, aggravato dalle lesioni e commesso in presenza della figlia minore, commesso negli anni 2020 e 2021.
Nel febbraio del 2022 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino aveva applicato all’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari, misura successivamente affievolita con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla presunta vittima, costituitasi parte civile.
Nel corso del processo, protrattosi per qualche mese, è emersa solamente una forte conflittualità tra l’imputato e la parte offesa, senza fatti e circostanze penalmente rilevanti, tanto che i giudici hanno assolto il dipendente della Sevel dal reato di maltrattamenti con la formula perché il fatto non sussiste e, dopo aver riqualificato il delitto di lesioni in quello di percosse, hanno emanato sentenza di non doversi procedere per tale reato per mancanza di querela.
Soddisfatto per l’esito, l’imputato, difeso dagli avvocati Antonella Morganella e Michele Liguori, ha dichiarato: “sapevo di essere innocente e, dopo questa sentenza, ora potrò vivere con maggiore serenità il rapporto con mia figlia ”