LARINO. “Sono io oggi ad essere accolto da voi in questa Cattedrale che è la vostra casa. Siete voi che, con la vostra fede, la vostra devozione a san Pardo rendete unica questa celebrazione. Rendete l’attesa della festa pienezza di gioia da condividere”.
Con queste parole, monsignor Antonio Sabetta ha introdotto la celebrazione della Santa Messa in onore dei Carrieri di San Pardo, un’altra delle meravigliose testimonianze di fede e passione della gente di Larino per il santo Vescovo Pardo che per voler di Dio divenne patrono della città e della diocesi. “Pensate alla storia e alle coincidenze della stessa. I larinesi erano stati ‘vittime’ del furto dei loro santi martiri ed invece sulla strada verso Lucera incontrarono i resti mortali di un vescovo. Pensate quanto è grande l’amore di Dio che scrive pagine di storia che voi nemmeno potete immaginare. Da un’azione furtiva, da quel dì, Larino ha San Pardo come patrono e voi qui ancora una volta riuniti per celebrarlo”.
Le parole sono sempre poche di fronte ad una concattedrale gremita in ogni ordine di posto. Di fronte alle emozioni a rigare i volti di chi, piccolo o grande, uomo o donna, ha scelto per fede di essere presente per colmare di fiori, dei fiori realizzati con maestria da tante abili mani, quello spazio dinanzi al simulacro del santo. Fiori, uno per ogni carro portato in processione per rendere testimonianza al buon Dio, per intercessione di San Pardo, della grazia avuta, chiesta, sperata.
Ecco alcune delle nostre foto, a cominciare da quella che è diventata anch’essa tradizionale: la foto di gruppo al termine della celebrazione. Manca ormai poco, per Larino si avvicina il dì di festa, o meglio, la tre giorni in onore di San Pardo.