di Giuseppe Mammarella, direttore dell’Archivio storico diocesano di Termoli-Larino
LARINO. In occasione della solennità dei Martiri Larinesi (15 e 16 maggio), Compatroni della città frentana e dell’intera diocesi, mi sia consentito divulgare una singolare iniziativa da me presa quando avevo, da poco, raggiunto la maggiore età.
Si tratta di una istanza, di cui avevo perduto memoria, da me redatta e sottoscritta nell’ormai lontano 1968, avanzata, tramite la Curia vescovile di Larino, al competente Dicastero vaticano, per ottenere la restituzione delle spoglie mortali dei primi due Martiri Larinesi, dal 1598 custodite nella monumentale basilica dell’Annunziata a Napoli.
Il ricordo è riemerso a seguito del casuale rinvenimento nell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, presso cui opero quotidianamente, del documento, ovviamente originale, con cui la Sacra Congregazione dei Riti comunicò l’esito.
La mia richiesta, ritenuta meritevole dal compianto mons. Salvatore Mucci, Vicario capitolare (figura che, fino all’entrata in vigore del nuovo Codice di diritto canonico del 1983, fungeva da Vescovo in caso di sede vacante), fu inoltrata alla “Sacra Congregatio Rituum”che, in data 20 aprile 1968 così si espresse (traduzione dal latino): “ = (Diocesi) DI LARINO = In merito alla richiesta del gentile Cittadino Larinese Signore Giuseppe Mammarella, supportato dall’ufficio del Reverendissimo Signore Salvatore Mucci, Vicario Capitolare di Larino, relativamente alle reliquie dei Santi Martiri Primiano e Firmiano, la Sacra Congregazione dei Riti, esaminata con cura la richiesta esposta nell’istanza, considerati tutti gli aspetti, decise di rispondere per ogni evenienza: Non conviene (non procedere). Nonostante qualsiasi disposizione contraria. Dalla sede della Sacra Congregazione dei Riti, 20 aprile 1968. (Firmato) Benno Card. (Cardinale) Gut, Prefetto; F. (Ferdinando)Antonelli, Arcivescovo (Titolare) di Idicra, Segretario”.
Ritengo doveroso precisare che, solo poco più di un anno dopo, il Papa San Paolo VI con la Costituzione Apostolica dell’8 maggio 1969 divise la Congregazione dei Riti in due distinti dicasteri, uno per il Culto Divino e l’altro per le Cause dei Santi.
Quella iniziativa, che reputo singolare perché assunta in una età di poco superiore a quella adolescenziale e che, alla luce dell’esperienza acquisita nel tempo, mi provoca un certo imbarazzo oltre ad una forte emozione, nacque a seguito di un mio scritto sui Martiri Larinesi apparso, solo poco tempo prima, sull’allora noto quindicinale romano “La Tribuna del Molise” (n. 20 del 15 dicembre 1967).
I vari tentativi attuati negli ultimi due secoli legati al rientro da Napoli dei sacri resti dei Martiri Larinesi Primiano e Firmiano che allora conoscevo solo in forma molto superficiale, sono stati successivamente raccolti ed inseriti nella mia pubblicazione “Larino sacra…” (vol. II, pp. 61-119, San Severo 2000).
Tra i tanti, mai andati a buon fine, mi sia consentito ricordarne in questa sede solo due. Il primo in assoluto si rileva in un documento dell’Archivio Storico Diocesano a me affidato che recita testualmente: “(fu) progettato l’urgente bisogno di compire la novella chiesa della Visitazione anche coll’altar’ maggiore, dentro cui collocarsi l’urna del Protettore e Concittadino S. Primiano Martire, che secondo le Sovrane disposizioni (sarebbe stata trasferita) in detta novella chiesa (di Larino) da quella dell’Annunziata di Napoli” (sez. Larino, fondo Curia, b. 13, f. 190).
L’altro risale al periodo compreso tra il 1925 ed il 1927. Si intendeva, in questa occasione, raggiungere l’obiettivo e far coincidere il ritorno dei sacri depositi con la celebrazione del primo Congresso Eucaristico Diocesano, in un primo momento programmato per la seconda decade del maggio 1927, ma poi realmente svolto nel mese successivo. Nella fase conclusiva di quest’ultimo progetto si rileva, innanzitutto, un messaggio ufficiale del Vescovo mons. Bernacchia che si espresse in questi termini: “…perché si comprenda e si senta la vita di Gesù anche nell’omaggio reso ai Santi, che abbiamo voluto fare coincidere il Congresso Eucaristico con il ritorno dei Corpi dei nostri Martiri S. Primiano e S. Firmiano…”. Pure nell’annuncio ufficiale sulla preparazione del Congresso Eucaristico fu scritto testualmente: “…il ritorno in Patria dei Corpi gloriosi dei nostri Martiri […] coronerà i nostri desideri…”. Anche allora, però, sorsero altri ostacoli, tra cui l’improvviso rispolvero di un Breve di Papa Gregorio XV del 1621 che infliggeva scomunica a coloro i quali, sotto qualsiasi pretesto, avessero asportato le reliquie dei Santi custodite nella chiesa dell’Annunziata di Napoli (“La Voce di San Pardo”, Organo ufficiale della Curia vescovile di Larino, anno II, nn. 2 e 4; Archivio Storico della Casa Santa dell’Annunziata di Napoli, fondo Culto, b. 2, f. 7; Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, sez. Larino, fondo Parrocchie, b. 6, f. 2).