BASSO MOLISE. La sua vicenda ebbe clamore assoluto, nel gennaio 2021, quando un imprenditore del basso Molise fu arrestato dagli agenti della squadra mobile del capoluogo, con l’accusa reiterate condotte vessatorie, maltrattamenti e soprusi ai danni della moglie, con ben sette ipotesi di reato.
Gli fu notificata una ’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nel penitenziario di Campobasso, emessa dal Gip del Tribunale di Larino su richiesta del Pm. Ora, a distanza di oltre tre anni, è stato assolto dalla Corte di Appello, difeso dall’avvocato Vittorino Facciolla.
L’allora 50enne fu accusato di aver commesso diversi reati in ambito familiare, ai danni del coniuge, una donna di origini straniere, residente in Molise da circa venti anni, contestate aggressioni verbali e fisiche che hanno richiesto, in alcuni casi, le cure dei sanitari e l’intervento delle forze di polizia, soprattutto a seguito della separazione.
Ora, col giudizio di secondo grado, l’imprenditore viene scagionato.
Già in primo grado, al Tribunale di Larino, dei sette capi d’accusa originali, fu condannato per i maltrattamenti, e assolto per i restanti sei.