ROMA. Dopo due anni, dopo ripetute richieste da parte dei sindaci del cratere, ultima in ordine di tempo a Larino dieci giorni fa, il governo Conte nomina quale commissario alla ricostruzione per il sisma dell’agosto 2018, il governatore della Regione Donato Toma.
Il decreto è stato firmato, nelle scorse ore, dal premier Giuseppe Conte andando così a risolvere una vicenda che stava assumendo i contorni del giallo in quanto a fronte dei fondi circa 40 milioni di euro già stanziati, la mancanza del commissario impediva di fatto di poterli spendere ergo di avviare i lavori di ricostruzione.
Le ragioni di un simile ritardo si perdono nelle vicende politiche sconosciute ai cittadini del cratere che per tramite dei loro sindaci hanno chiesto in tutti questi mesi soltanto che si potesse partire con i lavori come quelli che interessano il serbatoio di Montecilfone, il ponte sulla Bifernina all’altezza dello svincolo per Larino, le chiese inagibili senza dimenticare le tante abitazioni gravemente danneggiate con i proprietari da mesi in autonoma sistemazione.
Ora con la nomina del commissario delegato i 21 centri del cratere avranno anche la possibilità di assumente personale per il disbrigo delle pratiche legate alla ricostruzione che si spera possa durare di meno rispetto a quella ancora in corso del sisma dell’ottobre 2002.