CAMPOMARINO. L’anatomopatologo dell’Università di Foggia Stefania De Simone, insieme al medico nominato dalla famiglia di Gabriele Di Vito ha concluso l’autopsia sul corpo del giovane calciatore 30 enne in circa due ore. Un tempo sufficiente, stando alle notizie raccolte, per escludere che ad uccidere Gabriele sia stato un aneurisma celebrale. Quello che invece è stato al centro delle indagini è risultato soprattutto il cuore del centrocampista della compagine guardiese che milita nel campionato di prima categoria.
Sul muscolo cardiaco si è concentrata in particolar modo l’indagine della professoressa De Simone che ha prelevato vari tessuti per poter, nel tempo concesso dalla Procura di Larino, ossia 60 giorni, effettuare tutti gli esami necessari a determinare la causa della morte del giovane 30enne, morte che ha letteralmente sconvolto il mondo calcistico regionale, a partire dai suoi compagni di squadra, passando per le formazioni dove aveva militato negli anni precedenti. Un mondo quello del calcio dove Gabriele era cresciuto, tirando calci ad un pallone fin dalla sua tenera età.
Tanti gli interrogativi a cui la professoressa De Simone dovrà dare risposta intrecciando i dati dell’autopsia con quelli che saranno elaborati nelle prossime settimane dai laboratori dell’Università di Foggia ma anche con quelli che gli inquirenti avranno modo di raccogliere, partendo dagli ultimi esami fatti dal giovane calciatore per avere il ‘pass agonistico’ per giocare. È previsto, infatti, dalla normativa sportiva che per giocare a calcio si eseguano un elettrocardiogramma a riposo e uno sotto sforzo per verificare l’efficienza del cuore, una spirometria (test che valuta la funzionalità polmonare) e un esame delle urine.
Al termine dell’autopsia, la salma del giovane Gabriele che ricordiamo lascia una compagna ed un figlio di soli due anni, è stato riconsegnato ai familiari che hanno deciso di riportarlo a casa a Campomarino. E da qui che domani partirà il corteo funebre che giungerà nella chiesa del Santo Spirito dove alle 15.00 saranno celebrati i funerali. E per tale momento di commiato la civica amministrazione adriatica ha disposto il lutto cittadino. Così come ha fatto il sindaco di Guardialfiera con apposita ordinanza,
Una tragedia immane quella di Gabriele e quella della sua grande famiglia. Una tragedia per tutto il mondo del calcio molisano che domani certamente sarà presente a Campomarino per dare l’ultimo saluto al numero 14.