di Regina Cosco
SANTA CROCE DI MAGLIANO. Nella settimana in cui cade l’8 marzo, giornata internazionale delle donne, si è scelto di raccontare i profili di tre donne impegnate in tre diverse discipline sportive e che rappresentano il territorio bassomolisano per tenacia, merito e costanza. Le abbiamo inquadrate nella rispettiva cornice di riferimento, lo sport si fa così promotore di una cultura del rispetto della comunicazione per superare gli stereotipi e valorizzare le differenze di genere.
Se la storiografia ha colpevolmente trascurato i chilometri percorsi dalle donne che contribuirono ad arricchire il palmarès di medaglie del ciclismo italiano, le stesse che abbreviarono il lungo e faticoso cammino verso l’emancipazione femminile, oggi l’attenzione che i media riservano alla ‘cultura del pedale’ e alle donne che vi si avvicinano, o per diletto o a livello professionistico, lascia ben sperare.
La ventunenne molisana Noemi Lucrezia Eremita, promessa del ciclismo femminile italiano, è una di loro: nata e cresciuta in Molise, madre larinese e padre santacrocese, è ciclista professionista al quarto anno nella categoria élite per la ‘K2 Women Team’. Grintosa e tenace, Noemi è vice campionessa d’Italia Strada e due volte campionessa italiana cronosquadre, vanta due convocazioni ai mondiali, ha partecipato agli europei vinti dall’Italia e ha concluso tre giri d’Italia. Sottraendosi per qualche ora ai suoi allenamenti, Noemi si racconta alla nostra redazione:
Noemi già da piccola, in sella, a pedalare…
“Si, ho incominciato da bambina. La mia prima bicicletta, con cui ho iniziato, è una taglia 22 e la usavo quando avevo sei anni. Bianca e blu, con il cambio ancora sul telaio, la custodisco in garage e spesso vado a guardarla. Ci sono molto affezionata, per me non ha prezzo, ha un valore affettivo grandissimo.”
Allenandoti con tenacia e costanza hai ottenuto risultati importanti, quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Mi alleno ogni giorno.
L’ obiettivo di quest’anno è quello di farsi notare dalle grandi squadre, far crescere i miei valori fisici e acquisire nuove consapevolezze.”
C’è una donna del ciclismo a cui ti ispiri?
“Una ciclista a cui mi ispiro è Gaia Realini. È stata mia compagna di squadra per due anni, ora ha fatto un salto di qualità pazzesco, è una delle cicliste più forti al mondo. Ha avuto una crescita costante e mi ispira in quanto ha una testa al di sopra di ogni cosa, ha tanta tanta grinta.”
Quali sono i tuoi sogni?
“Il sogno sarebbe quello di vincere una tappa del giro d’Italia, qui vicino a noi, in Abruzzo e poter entrare nel mondo delle big, delle World Tour.
Tengo molto a ringraziare la mia nuova squadra ‘K2 Women Team’ che sta credendo in me, il mio paese che mi supporta sempre e, infine, ma non per importanza la mia famiglia: mia madre, mio padre, mio fratello che fanno sacrifici infiniti e soprattutto hanno creduto in me quando anch’io (per un momento) avevo smesso di crederci.”
Quella di Noemi Lucrezia Eremita è la storia di una giovane donna che insegue i suoi sogni nel panorama ciclistico femminile, rappresentando la sua regione e il suo paese natale, la sua famiglia ma sopra ogni altra cosa la libertà di essere sé stessa.