ROMA. Centro Covid in Molise. Non ci sarà più un unico centro in regione, ma una rete ospedaliera dedicata. Non più, dunque, Cardarelli o il Vietri di Larino, ma una progettualità disegnata per rendere operativi i tre ospedali regionali, ossia il Cardarelli di Campobasso, il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia. E il Vietri, dovrebbe diventare un centro regionale per la riabilitazione, non soltanto post covid.
Queste, le informazioni trapelate in questa mattinata di lunedì 13 luglio, riguardo ai progetti inviati al Ministero della Salute da parte, uno del commissario ad acta Angelo Giustini (Vietri centro Covid) e dall’altra, il secondo dall’azienda sanitaria regionale e dalla regione (ex hospice del Cardarelli centro Covid).
I due progetti non avrebbero avuto l’ok da parte della struttura tecnica del Ministero della Salute ( al momento non si conoscono i dettagli) che avrebbe inviato indicazioni necessarie per la stesura di un terzo progetto. Quest’ultimo inviato allo stesso Ministero con le firme di tutti i responsabili della sanità molisana sia quella del commissario Giustini, quella del suo vice Ida Grossi, quella del dg salute Lolita Gallo e del direttore Asrem Oreste Florenzano.
Un progetto che prevederebbe l’implementazione dei posti di terapia intensiva ( 14 nuovi posti in Molise e 21 di semi intensiva) non solo al Cardarelli ma anche al San Timoteo di Termoli e al Veneziale di Isernia così da poter gestire al meglio una prevedibile nuova ondata della pandemia in autunno.
Per quanto riguarda invece il futuro del Vietri, tramontata l’idea di trasformarlo in centro covid regionale, per lo stesso sembra si vada delineando la possibilità di trasformarlo in un hub regionale per la riabilitazione post acuzie.