LARINO. Davvero interessante, ricco di contenuti e spunti di riflessione l’incontro organizzato dal comune frentano d’intesa con l’ordine degli avvocati di Larino e l’Istituto Omnicomprensivo “Magliano” su un tema attualissimo come l’entrata in vigore del cosiddetto ”Decreto Caivano’ che, convertito in legge, è entrato in vigore lo scorso 15 novembre. Un decreto, atto del Governo, ‘atto di uno Stato che c’è e ha deciso di fare la sua parte’ mettendo nero su bianco misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché norme per la sicurezza dei minori in ambito digitale.
In sala Freda, di fronte ad una platea numerosa ed attenta composta di avvocati (l’incontro valeva anche due crediti formativi), rappresentanti delle forze dell’ordine, rappresentanti del mondo della scuola con una nutrita schiera di studenti, a cominciare dai liceali della WebTv, si è avuto modo di porre l’accento sull’importanza del Decreto che porta il nome del comune campano di Caivano ma la cui applicazione vale erga omnes perché le periferie non esistono soltanto a Caivano e le norme scritte valgono, in generale, a dissuadere il minore dal tenere comportamenti contrari alla legge sia mediante la fruizione di percorsi rieducativi sia con il rafforzamento delle disposizioni sanzionatorie, il tutto per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei minori da parte dell’associazione criminali ma anche ad individuare percorsi in cui un ruolo dovranno averlo le famiglie e le altre agenzie formative.
Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino frentano Pino Puchetti che ha riportato un aneddoto legato ad una sua partecipazione ad un concorso pubblico proprio a Caivano, la moderatrice dell’incontro, il presidente dell’ambito sociale Graziella Vizzarri, ha portato i saluti della dirigente scolastica Emilia Sacco e quelli dell’assessore alla cultura Iolanda Giusti, cedendo poi la parola per il messaggio introduttivo al senatore Costanzo Della Porta. Lo stesso parlamentare che in commissione affari costituzionali al Senato ha avuto modo di sentire in audizione don Patriciello che da anni si batte per chiedere in quella particolare zona della Campania l’intervento dello Stato.
“Il Decreto Caivano – ha affermato il senatore – si rivolge ai minori ma anche alle istituzioni. E’ un atto di orgoglio dello Stato che ha messo in campo oltre alle norme anche risorse umane ed economiche per venire in contro alle esigenze di quella zona degradata a due passi dal Molise. Un decreto che è soltanto un punto di partenza. Un prototipo da esportare anche al Nord dove pure esistono periferie degradate. Lo Stato ha portato legalità e rispetto dove prima imperava il malcostume e la violenza”.
L’introduzione dell’esponente di Fratelli d’Italia, ha preceduto l’intervento del colonnello Luigi Dellegrazie, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri. L’alto ufficiale ha ripercorso la sua storia sul campo, quella di rappresentante della Benemerita: dagli anni in Sicilia con i Vespri Siciliani all’esperienza in Calabria, poi in Puglia e poi in Molise. “Laddove la mafia si è allargata – ha affermato – lo Stato, lì è stato assente. Caivano non è lontana dal Molise. Basti pensare che esiste un collegamento malavitoso che parte dall’hub europeo dello spaccio in terra campana ed arriva anche da noi. Lo Stato aveva trascurato questa terra, oggi con questo decreto, ha posto la giusta attenzione, ha detto basta creando anche una nuova compagnia carabinieri con ben 100 uomini impegnati oggi giorno a contrastare i fenomeni di spaccio che coinvolgono soprattutto i minori, perché, badate bene, i grandi sono dediti a reati ben più gravi”.
Il decreto ha inasprito le pene per i minori al di sopra dei quattordici anni uguagliandole a quelle applicate ai maggiori di età, ma tutto questo non basta perché lì, a Caivano ma anche altrove, non sono solo le forze dell’ordine a dover agire d’intesa con le procure ma anche le altre agenzie educative partendo dalle famiglie e dalla scuola.
La neo responsabile dell’ufficio scolastico regionale, la professoressa Maria Concetta Chimisso, molto legata da affetti familiari a Larino, ha esordito ricordando anche l’omicidio della piccola Fortuna, ‘non possiamo scherzare su tali realtà. Anche l’abbandono scolastico è un fallimento dello Stato, perché la scuola, dopo la famiglia, è il luogo dove si forma l’individuo, il futuro cittadino. In quella zona esiste un’emergenza educativa ma non è circoscritta solo lì perché oggi è diffusa quella che definiscono un’altra forma di tossicodipendenza ossia il mondo virtuale, una sorta di androne indefinito dove i ragazzi si perdono. L’evasione scolastica è un delitto serio che merita una vera e propria rivoluzione culturale con la scuola che deve tornare al centro delle politiche nazionali. La scuola, consentitemi di dire, deve esserci per gli studenti e non solo per il personale. Insieme alla scuola poi vanno recuperate le associazioni dedite allo sport ma anche le parrocchie. Servono, in conclusione, modelli modelli positivi per i ragazzi”.
Dal canto suo il presidente dell’ordine degli avvocati di Larino, Michele Urbano soffermandosi sul tema della prevenzione dei reati ha affermato che il Decreto Caivano “va da una parte a rimettere insieme i cocci della giustizia minorile e dall’altra dice qualcosa di importante anche sulla prevenzione. L’inasprimento delle pene non serve sempre a non far commettere i reati. Bisogna partire da un lato, prima non c’erano gli strumenti per intervenire sui minori. Con questo decreto, oggi e le sue misure di prevenzione come l’avviso orale da parte del questore, serviranno ma consentitemi anche di dire che la scuola oggi deve fare semplicemente la scuola. Noi dobbiamo educare gli adulti. Tutti noi dobbiamo essere educati all’uso dei social. Dobbiamo avere tutti la consapevolezza dell’uso dei social e capire se quella informazione deve essere presa in considerazione oppure no. Questo decreto è un punto di partenza per una rivoluzione culturale contro la società patriarcale che, non nascondiamoci, esiste da sempre e continua ad esistere nonostante tutto”.
Il Senatore Costanzo Della Porta, visibilmente soddisfatto della risposta del folto pubblico presente in sala, annunciando il varo del nuovo Decreto anti violenza e quello sulla sicurezza che conterrà anche la riforma della polizia locale attesa dal 1986, è tornato sul decreto soffermandosi sulla valenza innovativa delle sue norme che consentiranno, non solo a Caivano, ma in tutta Italia, nel rispetto della legalità, di poter agire per colmare quel vuoto dello Stato.