TERMOLI. Un uomo senza fissa dimora che aveva trovato ‘rifugio’ nel chiosco abbandonato di Pozzo Dolce è morto nel pomeriggio di oggi a seguito dell’incendio che si è sviluppato nell’area, peraltro già nel recentissimo passato, teatro di un altro incendio.
A ritrovare il corpo ormai carbonizzato dell’uomo, i Vigili del Fuoco intervenuti con diverse squadre per sedare quello che all’inizio era l’ennesimo incendio sviluppatosi in quell’area alle spalle della chiesa Sant’Antonio. Un rogo trasformatosi in teatro di una tragedia. L’uomo non sarebbe stato ancora identificato. Sul posto oltre alla polizia del commissariato di Termoli anche gli uomini della scientifica giunti da Campobasso.
Presente anche la procuratrice Elvira Antonelli che sta seguendo da vicino tutte le fasi che porteranno all’individuazione dell’anagrafica dell’uomo e poi a capire le cause del rogo. Non si esclude nessuna ipotesi al riguardo. Gli inquirenti avrebbero trovato delle tracce di sangue nel giaciglio dove l’uomo si era rifugiato. Perché dunque al divampare delle fiamme l’uomo non è fuggito? Era ferito in maniera tale da non poter reagire? Il suo può essere stato un gesto estremo per togliersi la vita?
Tanti gli interrogativi a cui ora gli inquirenti, coordinati dalla procuratrice Antonelli cercheranno di dare risposta. L’area è sotto sequestro e la salma a disposizione della Procura che con ogni probabilità richiederà la consulenza peritale di un esperto.