MONTECILFONE. Si è svolto a Montecilfone il secondo incontro promosso dal C. S. Kamastra. Protagonisti i sindaci dei comuni di Minoranza linguistica e l’assessore regionale alla cultura Salvatore Micone.
Su iniziativa del centro Studi Kamastra e nell’ ambito del nutrito programma delle Minoranze Linguistiche del Molise nel contesto Europeo e in sinergia con i segmenti progettuali della legge nazionale 482 del 1999, si è svolto nella sala consiliare del comune di Montecilfone un incontro con l’assessore regionale al ramo Salvatore Micone. La compatta adesione dei rappresentati dei comuni, della cittadinanza e delle operatrici degli Sportelli Linguistici, ha dato vita ad un dibattito che ha permesso ai primi cittadini di esprimere la propria opinione rispetto alle iniziative che, tutelando la lingua e la cultura delle comunità alloglotte, ne permettono la sopravvivenza offrendo anche occasioni per il rilancio turistico ed economico delle comunità attraverso i rapporti e gli interscambi con l’altra sponda del mare Adriatico.
Si è parlato di leggi e della Costituzione italiana che annovera nell’arte 6 della parte generale riguardante i principi, la Tutela delle Minoranze Linguistiche e a cui si sono attenute le ragioni e i comuni nella elaborazione dei rispettivi statuti. Ed è stata proprio la legge regionale n. 15 del 1997, redatta ai sensi dell’art. 4 dello Statuto Regionale oltre del dettato costituzionale, l’oggetto dell’incontro, considerato che la stessa è stata per diversi anni disattesa. Uno strumento normativo ben articolato con la regia dei sindaci che ne sono i protagonisti e che nei diversi comuni, guardando in prospettiva, si impegnano ad elaborare progetti e strategie che possono restituire un po’ di ossigeno alle comunità che per secoli hanno coltivato e tramandato un patrimonio immateriale che oggi rischia di estinguersi. Giorgio Manes, sindaco del comune capofila dell’ area arbëreshe e Francesco Trolio di quella croata, hanno passato la parola a Corrado Zara di San Felice del Molise, Paolo Cirulli di Tavenna, Francesco Gallo di Portocannone, Pier Donato Silvestri di Campomarino ed Emiliano Plescia vice sindaco di Ururi. Un passaggio veloce sull’inter legislativo è stato presentato dall’ assessore Micone che ha potuto apprezzare la concretezza di iniziative che mettono in luce valori, comunità e territori attraverso la lingua e le tradizioni radicate e che attraverso la loro capacità rigenerativa diventano volano dello sviluppo stesso delle comunità.
Come nel passato, oggetto di ricerche e studi delle più autorevoli personalità del panorama culturale internazionale e che ne hanno lasciato testimonianza nei loro saggi e nelle loro opere, le diversità linguistiche arricchiscono il patrimonio dei beni di cui la Regione Molise dispone.