LARINO. E’ iniziato il lungo viaggio che separa la comunità larinese, l’intera regione Molise dalla nuova edizione, la 49esima del Carnevale storico di Larino. E così come accade nelle altre piazze storiche del carnevale italiano, il tutto ha preso forma con la presentazione ufficiale dei bozzetti, delle idee progettuali che i maestri cartapestai poi trasformeranno nei giganti di cartapesta che sfileranno il10/11 ed il 17/18 febbraio prossimi.
L’associazione Larinella del riconfermato presidente Danilo Marchitto, d’intesa con l’amministrazione Puchetti, ha scelto l’atrio del Palazzo Ducale come location davvero d’eccezione per presentare alla stampa, ai gruppi costruttori, alle ragazze dei balletti, o per meglio dire, delle coreografie, i sei quadri d’autore, i bozzetti di un’edizione che si preannuncia, oggi che mancano, cinque mesi davvero d’eccezione e che sarà preludio di quella del 2025 quando Larino, i larinesi, tutti, celebreranno le nozze d’oro del Carnevale storico.
Il racconto della manifestazione.
Condotta, come sempre in maniera encomiabile dalla ‘voce’ per antonomasia del Carnevale, Gianluca Venditti insieme alla neo consigliera comunale, l’artista larinese Eleonora Moro, la presentazione dei bozzetti è stata introdotta dai saluti del primo cittadino Pino Puchetti che ha voluto sottolineare ancora una volta l’impegno della sua amministrazione nel portare avanti e sostenere uno dei simboli stessi della città rinnovando l’invito a restare uniti per renderlo sempre più manifestazione di arte, cultura e turismo. Alle parole del primo cittadino hanno fatto seguito quelle dell’assessore alla cultura Iolanda Giusti che ha sottolineato l’importanza del Carnevale per Larino e per i larinesi come momento attraverso il quale si costruisce cultura e si creano le condizioni per la sana partecipazione dei giovani alla sua realizzazione.
Il presidente di Larinella poi, nel suo intervento, davvero stupito delle tante persone presenti nell’atrio, ha voluto sottolineare come l’appuntamento con la presentazione dei bozzetti sia diventato di fatto l’inizio ufficiale delle edizioni del Carnevale. Marchitto ha voluto ringraziare, tra i presenti, coloro che con passione e senza denaro, negli anni ottanta e novanta del secolo scorso hanno creduto nella manifestazione tanto da traghettarla alle nuove generazioni. Concludendo, come sempre visibilmente emozionato, il suo discorso ha annunciato la prima grande novità dell’edizione 2024 ossia l’introduzione della categoria delle maschere singole per ampliare l’offerta artistica ma soprattutto creare le basi perché, con opere ridimensionate rispetto ai giganti di cartapesta, le nuove generazioni possano avvicinarsi all’arte della cartapesta.
Dopo le parole, i fatti. E’ toccato al piccolo/grande Stefano Sedile riconsegnare il trofeo Larinella, rimetterlo in gioco per la nuova edizione dopo che in questi mesi è stato custodito dall’associazione Carnaval che si è aggiudicata l’edizione 2023 del Carnevale. I classici rulli di tamburo poi hanno accompagnato il momento clou della serata ossia la presentazione vera e propria. Sei cornici, appese tra gli archi dell’atrio, un faro ad illuminare la scena ed i rappresentanti dei carri a svelare il bozzetto.
Il primo a farlo è stato Giuseppe Colombo, rappresentante dell’associazione CArneVALIERI (carro di seconda categoria) che torna con il suo passato a modellare cartapesta portando in scena “Ingannevoli Melodie” con l’obiettivo principale di trasmettere la passione per il Carnevale alle nuove generazioni. Manipolazione dei mass media; distrazione, disinformazione, omologazione. Il giullare rappresenta i poteri che controllano il mondo delle informazioni, e suona melodie ingannevoli che incantano e annullano il gregge di pecore anestetizzate che le ascolta. Un gruppo ricostituito; passato, presente e futuro che si incontrano per continuare a creare e tramandare il Carnevale Storico.
La seconda, a svelare il progetto artistico, è stata l’associazione dei Trebbiatori (carro di seconda categoria) con il suo rappresentante Antonio D’Onofrio. Fedeli alla tradizione fantastica i giovanissimi maestri cartapestai porteranno in scena un classico delle fiabe ossia il magico mondo di Walt Disney. Personaggi come Topolino, Minnie, Paperino, Qui, Quo e Qua che seguiranno il loro percorso nella Fantasia dando libero sfogo all’immaginazione mentre seguono la strada dei sogni, che conduce al fantastico castello Disney. Un’altra idea di carro che farà tornare bambini gli adulti e farà sognare a occhi aperti i bambini attuali.
L’Officina dell’Arte (carro di prima categoria), con il suo rappresentante Michele Bizzarro, ha poi svelato il tema del carro 2024 ossia “Terra Promessa”. Un realizzazione allegorica che porta all’attenzione di tutti il tema della fuga di cervelli, di un giovane laureato che viaggia, fluttua con la sua mongolfiera, trasportato dai venti e dalle farfalle (sogni e metamorfosi). Sulla scia di Istinto Materno anche in questa edizione vedremo un carro con il pupazzo di riferimento femminile.
L’Associazione Carnaval vincitrice dell’edizione 2023, con Giuseppe Mancinelli ha poi svelato il tema di questa 49esima edizione dal titolo “Forza della Natura”. Un tema di estrema attualità come l’Inquinamento dei mari e l’interrogativo di fondo: e se la natura si ribellasse alle azioni scellerate degli uomini? Onda anomala che si innalza a rappresentare la forza della natura contro cui non bisogna scherzare ed uno Squalo come guardiano supremo.
La Gioventù Frentana con il suo rappresentante Alfredo Benedetto ha fatto conoscere al folto pubblico l’idea progettuale del carro 2024 dal titolo “Benvenuti a Teatro!”
Il mondo delle maschere veneziane, con la dama veneziana personaggio principale, simbolo della società, carrozza (l’uomo), cavalli (le emozioni) e cocchiere (la mente razionale che dovrebbe guidare le emozioni. L’invito è quello di prendere il controllo della carrozza per diventare artefici del proprio destino.
Ultimo, naturalmente soltanto in ordine di presentazione, il bozzetto dei Gatti Randagi con Modellarte dal titolo “Leoni da Tastiera” presentato dal rappresentante Francesco Muccillo . Insidie del web, la figura dell’hater, rappresentato da un leone ruggente e minaccioso che emerge dallo schermo di un computer, circondato da serpenti con la lingua biforcuta, simbolo di odio e veleno. Figura sovrastante della creatura metà ragno meccanico metà personaggio oscuro, che simboleggia il pericolo e l’inganno del mondo virtuale.
E dopo le emozioni provate con i bozzetti, passerella anche per i gruppi coreografici dei sei carri. Per quei balletti che come giustamente fatto osservare dalla bella e brava Eleonora Moro sono l’ulteriore bellezza della manifestazione carnevalesca larinese. Il conto alla rovescia è dunque partito e con esso l’opera dei maestri cartapestai a cui ora spetterà trasformare le idee in opere e contendersi l’ambito trofeo ‘Larinella’.