CAMPOBASSO. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere regionale Vittorino Facciolla firmatario della mozione sul Vietri poi unificata a quella presenta dal Movimento 5 Stelle approvata da ben 11 consiglieri regionali. Un intervento in cui sintetizza i passaggi già espressi in seno alla seduta consiliare. “Il Consiglio regionale si è concluso e dopo 5 ore di discussione sulla mozione presentata da noi del Pd unitamente al Movimento 5 Stelle finalmente si è tutti compatti nell’affermare che il Molise vuole un centro Covid e ospedale per le malattie infettive presso il ‘Vietri’ di Larino.
Sono molto soddisfatto di questo documento unico che è stato votato dalla maggioranza dei Consiglieri regionali a prescindere dallo schieramento di appartenenza e questo dà il senso di un ritorno alla Politica che guarda prima di ogni cosa al bene del territorio.
Questo non può assolutamente dirsi per il presidente di questa Regione che ancora una volta, astenendosi dal voto, ha scelto di non scegliere.
Ha scelto di nascondersi dietro al dirigente Florenzano accampando scuse inutili e, di fatto, rinnegando sé stesso.
Nel corso del mio intervento di oggi in Consiglio ho ricordato al presidente Toma che soltanto lo scorso 6 aprile si era pronunciato (lui e la sua maggioranza) in favore della realizzazione di un centro Covid a Larino mentre oggi lui stesso ha sostenuto che questo non è fattibile per problemi tecnici.
A questo punto due sono le cose: o il 6 aprile il presidente ha approvato un atto irricevibile poiché non realizzabile dimostrando quindi di essere un avventuriero della politica, oppure lo scorso 6 aprile il presidente, se sapeva già che il centro covid a Larino era irrealizzabile, ha preso in giro la sua maggioranza e tutti i molisani.
Ancora un chiaro segnale di inadeguatezza da parte di quest’uomo posto alla guida della nostra regione, un presidente a cui manca la schiena dritta necessaria a prendere decisioni, un presidente forte con i deboli e debole con i forti al punto da subire passivamente l’imposizione di un assessore da parte della Lega.
Una nomina quella di Marone che, come ho detto nel mio intervento, nessuno voleva e nessuno vuole.
Si tratta solo dell’ultima scelta scellerata di Toma, completamente sordo alle voci che vengono del territorio. E sarà questo il motivo per cui alla fine di questa battaglia che stiamo combattendo tutti uniti, non ci sarà alcun ospedale Covid a Larino.
Spero di sbagliarmi ma credo che sarà proprio così.
Noi faremo tesoro del valore che il Consiglio regionale oggi ha espresso con il suo voto nei confronti della nostra mozione e lo faremo valere in ogni sede, ma il presidente Toma dovrà farsi carico dell’ennesima occasione fatta perdere a tutto il territorio regionale.
Non ci sarà mai più una simile opportunità di rilancio per la nostra Sanità ed Economia e il presidente con le sue azioni ha ancora una volta mortificato il Basso Molise, il Molise e ognuno di noi”.