SAN GIULIANO DI PUGLIA. Troppo piccola, la chiesa madre fortorina per contenere quanti, con la loro presenza, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Benedetta Di Stefano deceduta, nelle scorse ore, a soli 34 anni dopo aver combattuto con la tenacia che la contraddistingueva contro un orco cattivo, chiamato leucemia.
Un’intera comunità si è stretta intorno al marito Antonio e al piccolo Christian, a tutti i familiari della giovane donna che ha saputo, nella sua pur brevissima vita, seminare con il suo sorriso, con i suoi modi, speranza, gioia ed amicizie in tutti i contesti dove ha vissuto.
Le parole della fede pronunciate sull’altare da don Pietro hanno richiamato alla certezza della resurrezione in Cristo che vince ogni malattia e dolore. Un dolore che però oggi è troppo forte per i familiari e per tutta la comunità. Il sacerdote, visibilmente commosso, nella sua omelia, ha ricordato come Benedetta sia stata guidata in questi lunghi undici mesi di speranza dal conforto della preghiera e poi ha ricordato anche i sacramenti che aveva di recente celebrato: il matrimonio della coppia e soltanto un anno fa il battesimo del piccolo Christian. “Chiedo a Dio che Benedetta sia luce in questo dolore tanto forte per dare conforto con la sua presenza ai genitori, al marito, al figlio e a quanti le hanno voluto bene”.
Dopo la benedizione del sacerdote alla fine della santa messa è stato riservato uno spazio di tempo per chiunque dei presenti avesse da esprimere un pensiero per Benedetta ed è stata letta una lettera da parte degli amici. Poi un amico, molto emozionato, ha espresso la voglia di vivere e la grinta che ha contraddistinto la vita della giovane mamma che resterà sempre nei nostri cuori e dovrà essere lei ad insegnarci come affrontare questi giorni futuri angoscianti e tristi senza la sua presenza fisica ma sicuramente è qui con noi.
Al termine della funzione religiosa il feretro di Benedetta tra palloncini e lacrime, mentre nel cielo si diffondevano le note della canzone ’Gli angeli’ di Vasco Rossi, è stato portato sul sagrato della chiesa e di qui al cimitero comunale dove riposerà tra ‘gli angeli’.
Pubblichiamo anche una dedica a Benedetta scritta da Elisa Mascia e quella degli amici di Benedetta.
Guardaci, siamo distrutti.
Guardaci,
siamo tutti qui a piangere con il cuore in mille pezzi, con un peso nello stomaco, un nodo in gola da toglierci il respiro.
Guardaci e dicci come andare avanti, come trovare la forza.
Non avremo mai pace, non potremmo mai farcene una ragione, non riusciremo mai ad abituarci alla tua assenza!
Sarai una costante della nostra vita.
Guardaci e dacci la tua forza, quella che tu non hai mai perso per affrontare questa battaglia.
Abbiamo tutti imparato cosa significa lottare, ammirando il tuo coraggio e la tua grinta perché avevi una grande motivazione… tuo figlio Christian, la tua famiglia!
Ci hai insegnato a resistere e pure a starti accanto, perché non sei mai stata sgarbata nel rispondere ad un messaggio, disponibile, cara, dolce anche quando magari era un giorno no, ce ne sono stati tanti, ma tu dicevi che bisognava avere anche quelli per ripartire e ricaricarsi!
Oggi tutti ci chiediamo perché e siamo pieni di rabbia e di domande senza risposta…
Dovevi crescere, dovevi insegnare a tuo figlio mille cose, dovevi ridere, viaggiare, uscire con i tuoi amici, arredare la casa nuova, tornare al lavoro, bere un caffè… dovevi vivere! Dovevi invecchiare con tuo marito, vedere i traguardi di Christian, dovevi conoscere le rughe e i capelli bianchi… e ancora vivere, vivere… dovevi vivere, punto.
Ci hai messo il cuore e tutta la forza del mondo… Sei stata una guerriera la numero uno, la migliore.
Niente sarà come prima e oggi il nostro cuore è addolorato e scavato da una piaga inguaribile che solo il ricordo dei tuoi occhi scuri e quella meravigliosa risata potranno alleviare.
..quella risata…. Quella risata sembra quasi di sentirla.
Ti vogliamo bene.
I tuoi amici