URURI. Con una missiva, inviata alle massime cariche dello Stato, ai ministri competenti, al Prefetto di Campobasso, al governatore del Molise ed anche al Vescovo De Luca, il primo cittadino Raffaele Primiani torna a chiedere attenzione per la palestra dell’edificio scolastico rimasta chiusa dopo il sisma dell’agosto 2018, ma soprattutto tagliata fuori dagli interventi di miglioramento strutturale.
Primiani, a nome dell’intera amministrazione scrive “con vivo rammarico voglio portare alla Vostra attenzione, attraverso questa missiva, la situazione inerente lo stato attuale di parte del complesso scolastico del Comune di Ururi.
Dal 2016, in qualità di Sindaco, amministro con onore il Comune di Ururi e insieme agli amministratori abbiamo costantemente lavorato per garantire quotidianamente e in totale sicurezza l’utilizzo, da parte degli studenti, degli spazi del complesso scolastico ururese, investendo importanti risorse economiche e umane.
Da Amministratori del nostro Comune, abbiamo deciso di costruire il nostro programma operativo capitalizzando gli sforzi unilaterali in favore delle infrastrutture e del tessuto sociale scolastico ururese per consegnare alle future generazioni una Scuola sicura ed efficiente. E’ in quest’ottica che, nel proseguo dei lavori del nuovo plesso scolastico, non senza difficoltà e labirinti burocratici che danneggiano irreparabilmente i nostri studenti, professori e personale, dobbiamo amaramente prendere atto dell’immobilismo burocratico che attanaglia la palestra dell’edificio scolastico sede della scuola primaria e secondaria di 1° grado.
A seguito degli eventi tellurici di magnitudo 5.1 con epicentro localizzato nel Comune di Montecilfone del 14 e del 16 agosto 2018, la palestra annessa all’istituto scolastico, rispettivamente con ordinanze di sgombero n.7 e n.6 emesse a seguito della scheda AeDES n.001 della squadra n.003 in data 03/09/2018 e scheda AeDES n.002 della squadra n.003 in data 03/09/2018, viene dichiarata totalmente inagibile.
Con il decreto legge n.32 del 18 aprile 2018 “CAPO II Disposizioni relative agli eventi sismici della Regione Molise e dell’area Etnea” e visto l’allegato 1, il Comune di Ururi non rientra tra i 21 Comuni del cratere pur, come da allegato, constatando che altri Comuni distanti solo pochi chilometri dal nostro, ne hanno avuto accesso. Prendendo atto del decreto legge, in data 24/04/2019 con protocollo n. 2470, invio una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri avv. Giuseppe Conte, al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Dott. Angelo Borelli, al Presidente della Regione Molise dott. Donato Toma, al responsabile della struttura del Commissario Delegato Regione Molise Dipartimento IV della Giunta Regionale Governo del Territorio arch. Giuseppe Antonio Giarusso, al Prefetto di Campobasso dott.ssa Maria Guia Federico e a S.E. Mons. Gianfranco De Luca con oggetto: “Decreto Legge 18 aprile 2019 n.32 Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito degli aventi sismici. RICHIESTA INSERIMENTO DEL COMUNE DI URURI NELL’ALLEGATO 1.”, purtroppo, però, a questa missiva non ho ricevuto nessuna risposta.
Oggi, alla luce di questi innumerevoli passaggi politico-burocratici, alla nostra comunità scolastica, dal settembre 2018 è stata negata la possibilità di poter svolgere regolarmente l’attività motoria all’interno di una struttura sicura ed efficiente, un deficit che le nostre generazioni di studenti purtroppo devono affrontare con il silenzio assordante delle istituzioni che, come fondamento delle loro funzioni, hanno l’obbligo, di garantire solo ed esclusivamente in toto tutte le discipline scolastiche.
Il nostro Comune già duramente provato dal sisma di San Giuliano di Puglia del 31 ottobre 2002, a causa di questo stallo amministrativo, sta vivendo una pagina buia dell’edilizia scolastica, costantemente, tra le numerose responsabilità, non possiamo che unirci al coro dei genitori e degli studenti che chiedono allo Stato Italiano solo il diritto allo studio in strutture adeguate.
Da Sindaco insieme ai miei Amministratori, vi chiediamo di risolvere con celerità questo annoso problema, colmando il vuoto formativo di questi anni con l’adeguamento strutturale della nostra palestra, dimostrando come lo Stato Italiano in materia Scolastica deve essere assolutamente sinonimo di funzionalità e attivismo e dare seguito così alle politiche in materia di scuola sicura, con l’augurio e la speranza che qui, in questo angolo di Molise, non siano solo un miraggio”.