LARINO. I Comitati hanno lanciato l’appello ai cittadini, alle istituzioni e loro hanno risposto presente.
Dinanzi al Vietri in tanti hanno preso parte, nel rispetto del distanziamento sociale, al presidio organizzato dai movimenti civici frentani, dal Forum per la sanità pubblica in Molise, per ribadire l’importanza della proposta del commissario ad acta Angelo Giustini che vuole trasformare il Vietri in un centro Covid e in una divisione specialistica nelle malattie infettive.
Con un megafono, simbolo di antiche rivendicazioni, è toccato ad Annarita De Notariis e Carolina Mancini spiegare i motivi del presidio. “Il nostro impegno, quello del Comitato Basso Molise per il Bene Comune – hanno affermato – è nato per proteggere e far riconvertire il Vietri. Ci piange il cuore vedere questa struttura inutilizzata. Un ospedale che è sui libri di architettura, una struttura stabile, che può garantire la sicurezza del malato perchè è stata costruita per la dignità del malato, non ha cameroni ma camere singole, moduli ben distanziati l’uno dall’altro.
Non può restare così, deve tornare a vivere non per Larino, ma per tutto il basso Molise. Lo chiede il territorio, lo chiedono i cittadini che vivono in questa parte di Molise che ben conoscono l’eccellenza del Vietri, dove è presente la camera iperbarica, dove fino a qualche anno fa c’era un laboratorio analisi che faceva biologia molecolare, uno dei 14 in Italia. Chiediamo alla politica, di destra come di sinistra, di guardare al bene di Larino, del territorio, del Molise”.
Il sindaco di Larino, dopo aver ringraziato il Comitato, ha ricordato la conferenza stampa della mattinata organizzata dal periodico la fonte, la scelta di far atterrare al Vietri il centro Covid ed ha affermato “tutto il Molise è d’accordo con questa soluzione. Spero che il governo regionale tenga conto di questa volontà popolare, non possiamo perdere questa occasione.
La pandemia ci ha dato questa opportunità, ora tocca alle istituzioni non sprecarla. Stiamo lavorando con il commissario ad acta Giustini per realizzare la proposta del centro Covid a Larino. Il voto favorevole del consiglio regionale è la premessa essenziale per realizzare la proposta. Non possiamo fare scelte campanilistiche, ma scelte per l’intera regione, e direi, per la Nazione, offrire un servizio di qualità non solo al Molise ma a tante altre regioni”.
Presenti a Larino tanti consiglieri regionali come Nola, Facciolla, Greco, Iorio, Fontana, Fanelli che si sono già espressi per Larino centro Covid. E con loro medici come Lucio Pastore, personale sanitario, gli altri comitati, i sindaci dei centri limitrofi, ma soprattutto tanti cittadini, presenti per testimoniare la volontà popolare quella che necessita di una sanità di eccellenza, di una sanità pubblica.
E’ poi intervenuta per il Forum Aida Trentalance, da sempre impegnata per un sanità efficiente, una sanità pubblica. Partendo dalla sua storia personale, la professoressa ha ricordato i dati del disastro sanitario molisano, di una regione commissariata da 14 anni. Ma ha anche detto che serve un provvedimento del governo come accaduto in Calabria.
“Non siamo favorevoli al commissariamento, ma in questo tempo avere un commissario esterno ci può aiutare a risolvere i problemi atavici della nostra sanità. Una sanità che non ha previsto distinzioni tra pazienti Covid e non Covid ed ha portato alla paralisi delle prestazioni ordinarie”.
La professoressa ha voluto poi ricordare pubblicamente l’avvocato Marianna Salemme, di recente scomparsa a soli 47 anni. “Marianna Salemme, per due mesi non ha potuto effettuare le cure di cui aveva bisogno ed è deceduta, quello che è accaduto a Marianna è accaduto a tanti altri cittadini. Non può più accadere”.
Larino e il territorio hanno risposto presente, ora tocca alle istituzioni raccogliere la proposta ed approvarla “se si vuole il bene del Molise – hanno concluso – non si può far finta di non sentire”.