LARINO. Dieci mesi di lavoro, due esperte ed altri collaboratori a servizio di un progetto che ha ridato dignità e splendore al ricco patrimonio documentale che costituisce uno dei più grandi archivi storici di questa nostra regione: oltre 7000 fascicoli contenti la storia civile di quasi tre secoli a partire da quello che è in assoluto il documento più antico ossia il decreto di Re Carlo III di Borbone che nel 1743 volle spostare la storica fiera di San Pardo che si svolgeva al centro storico in prossimità dei festeggiamenti in onore del santo patrono al rione San Leonardo, il piano della Fiera appunto.
Per l’occasione inaugurale erano presenti accanto al sindaco Pino Puchetti, al suo vice Giulio Pontico, gli assessori Iolanda Giusti e Antonio Vesce, l’archeologa Antonia Vallillo e l’esperta informatica Angelica Rossi che hanno curato da vicino il ripristino di tutti i faldoni, la digitalizzazione di tutto l’indice dei documenti presenti. Con loro per la benedizione di rito, il parroco della concattedrale don Claudio Cianfaglioni e il responsabile dell’archivio storico diocesano Giuseppe Mammarella che, sempre gratuitamente, mosso solo dalla sua passione per ‘quelle carte vecchie’ ha dato una grande mano alle due esperte nel ridare dignità ad un patrimonio davvero unico da oggi consultabile, facilmente, da chiunque.
Il sindaco ha applaudito al lavoro svolto ringraziando tutti quelli che, a vario titolo, hanno reso possibile dare nuova collocazione e nuova fruibilità all’archivio storico ed ha invitato la prossima amministrazione a continuare nell’opera svolta sul modello già realizzato dalla diocesi con il suo archivio ed il suo museo cosi da garantire ai turisti, agli appassionati della materia di poter fruire al meglio di luoghi come il museo, la biblioteca e l’archivio storico, in un tour che apre al visitatore la porta alla storia e ai fasti della comunità frentana.
Come ci ha riferito la dottoressa Vallillo l’archivio storico comunale di Larino è senza dubbio tra i più grandi dell’intera regione, già oggetto di un progetto generale di ‘ripristino’ e valorizzazione da parte della Soprintendenza Archivistica di Abruzzo e Molise negli anni 90, oggi, dopo essere come dire rimasto nascosto, ha trovato degna collocazione ed è visitabile dalla gente.
Dal canto suo, Giuseppe Mammarella, con la sua esperienza archivistica ultra trentennale, dopo aver dato come detto, sempre gratuitamente il suo apporto ha voluto precisare che nell’archivio storico comunale di Larino si trovano custoditi documenti di estremo valore a partire dal decreto di Carlo III di Borbone passando per tutta al documentazione civile del 1800 appartenente alla giurisdizione della Sottointendenza di Larino fino ai documenti post unitari quando Larino divenne sede di Sotto Prefettura.
L’archivio è raggiungibile all’indirizzo: archiviostoricodilarino.archiui.com