LARINO. Grande partecipazione al primo, dei due incontri formativi promossi, nella sala conferenze della Casa della Salute ’Vietri’ di Larino, dal direttore scientifico e coordinatore del reparto Long Covid Domenico Brunetti d’intesa con il referente medico del suddetto reparto Angelo Maruzzi.
Dopo i saluti istituzionali, portati dal direttore del distretto sanitario Termoli-Larino e dagli stessi Brunetti e Maruzzi (quest’ultimo ha affrontato il tema degli aspetti pneumologici), i circa sessanta partecipanti hanno avuto modo di ascoltare gli interventi davvero illuminanti sul tema dell’approccio multidisciplinare nel percorso riabilitativo del paziente Long Covid. Un paziente ’nuovo’ che merita di essere assistito proprio da una equipe multidisciplinare composta da infettivologi, cardiologi, pneumologi, fisioterapisti e psicologi-psicoterapeuti perché il Covid, passata la fase acuta lascia segni anche molto profondi nella vita dei pazienti.
La dottoressa Alessandra Prozzo Dirigente Medico U.O.C. malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, si è soffermata sugli aspetti clinici ed epidemiologici dell’infezione da Covid in Molise. Il responsabile dell’unità operativa complessa di cardiologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, Angela Rita Colavita ha affrontato il tema della cosiddetta sindrome Pasc. Dolore al petto, palpitazioni, alterazioni del battito, stanchezza e difficoltà respiratorie. Non sono pochi gli strascichi del post Covid, ovvero che si prolungano anche nel periodo successivo alla negativizzazione del paziente. Tuttavia, questa specifica sintomatologia, diventata un problema per il 10-30% dei pazienti contagiati anche quattro o più mesi dopo la risoluzione dell’infezione, è stata ormai classificata dagli esperti con un vero e proprio nome: il Long Covid solo cardiovascolare viene definito Pasc (sequele post-acute del Covid).
Dopo la pausa ed il buffet, organizzato in maniera impeccabile sempre dal personale del reparto, i partecipanti hanno ascoltato l’intervento del fisiatra Angelo Maruzzi. Poi il dottor Leonardo Morrone, nella sua qualità di psicologo del consultorio frentano, si è soffermato su quel mondo ancora oggetto di tanti ma dove le prime certezze sono emerse ossia i danni in termini di ansia, stress, di cervello annebbiato che il Covid ha provocato e provoca nei pazienti. Conseguenze che, da uno studio svolto in loco, proprio nel reparto del Vietri, persistono anche dopo dodici settimane dalla negativizzazione con conseguenze sulla vita e sulla vita di relazione dei soggetti.
Soggetti che hanno avuto reazioni emotive legate ad ansia e tristezza, situazioni di affaticamento, un aumento del rischio di un declino cognitivo, hanno avuto ripercussioni sullo stigma sociale facendo registrare anche casi di insonnia, sintomi emotivi comportamentali che hanno richiesto anche due mesi per essere superate seguendo un percorso che partito dalla valutazione in fase di ricovero si è protratto fino alla dimissione.
Gli ultimi interventi sono stati quelli della dottoressa Natalina Vetta fisioterapista reparto post-covid Vietri Larino e del Dottor Daniele Sassani infermiere reparto post-covid Vietri Larino.
Il prossimo appuntamento è in programma il 18 maggio, sempre nella cornice della sala conferenze del Vietri.