LARINO. Riceviamo e pubblichiamo con piacere la nota dell’amico Lorenzo Di Maria che ci racconta un aspetto particolare dell’ultima edizione dello storico carnevale di Larino che quest’anno come detto ha scritto una pagina memorabile della città frentana.
Lorenzo scrive: ”Confusi nella folla che si è riversata a Larino in occasione della 48^ edizione del suo Carnevale storico, anche moltissimi uomini e donne, adulti o giovanissimi, con disabilità. Nessuna barriera architettonica lungo il loro percorso ai piedi dei giganti di cartapesta, nessuna barriera mentale quanto a inclusione e sano divertimento.
Sono molti, anche da questo punto di vista, gli elogi all’Associazione Larinella e al Comune di Larino per l’organizzazione della manifestazione.
Ci tenevo però a raccontare una storia su tutte, quella dei ragazzi e delle ragazze della CRAP (Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica) “Iniziativa Vita” di Foggia. La loro è una disabilità psichica, diversa, meno visibile di quella, motoria, a cui siamo abituati, e per certi versi, rispetto a quest’ultima, più bisognosa di cure e di attenzioni.
Per circa un mese Michele e Rosalia, operatori della CRAP di Foggia, e la coordinatrice Emanuela hanno organizzato, con continui contatti con l’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Larino, questa piccola uscita fuori porta. Così, i sei ragazzi della CRAP e i due accompagnatori sono arrivati nella mattinata di domenica 26 febbraio a Larino, hanno visitato l’Anfiteatro e la Cattedrale e ho avuto il grande piacere di conoscerli e accompagnarli alla scoperta delle bellezze del Museo Civico e del Palazzo Ducale, in abiti rigorosamente carnevaleschi.
Il gruppo è poi andato a pranzo in un ristorante della zona per poi entrare nel cuore del Carnevale. Non ho avuto modo di incontrarli di nuovo, ma so che, così come gli era stato consigliato, si sono mascherati tutti, operatori e pazienti, che si sono divertiti come pazzi e che il popolo del Carnevale di Larino ha saputo coinvolgerli. Questo un estratto del messaggio che ho ricevuto la mattina seguente da Michele, uno dei due accompagnatori: “Buongiorno Lorenzo. I miei colleghi mi hanno riferito che i ragazzi hanno avuto un po’ di difficoltà nell’addormentarsi. Erano tutti ancora gioiosi, entusiasti, divertiti. Alcuni di loro hanno dormito tenendo la maschera con sé […]. Grazie […] per il dono che l’organizzazione del vostro fantastico Carnevale ha regalato ai nostri ragazzi facendoli sentire speciali, e dimenticando la disabilità con la quale convivono grazie a un momento di aggregazione e allegria. Grazie a tutti i Larinesi per il vostro straordinario esempio di integrazione. Grazie di cuore. Il sorriso dei nostri ragazzi riempie il cuore di gioia e soddisfazioni ed è una vittoria per tutti […]. Grazie di cuore da parte di tutto il gruppo”.
Sono messaggi di un’importanza capitale. Sono complimenti rivolti a tutta Larino, sono parole che dicono in maniera inequivocabile che Larino sta crescendo bene, che si sta andando nella direzione giusta, e che eventi come il Carnevale, la festa che coinvolge per antonomasia, sono una ricchezza da preservare in quanto riesce a investire capillarmente ogni aspetto dell’umano e a travolgere chiunque tra coriandoli, balli, musica, rimuovendo ogni sorta di barriera, fisica e mentale.
I ragazzi e le ragazze di “Iniziativa Vita” mi hanno mandato alcune delle loro foto scattate con altre maschere, perché potessi raccontare meglio la loro storia, e ci hanno tenuto a dirmi che ci rivedremo a San Pardo. È un’altra piccola, grande vittoria per questa memorabile edizione del Carnevale di Larino”.