MONTECILFONE. Morte della signora Amalia Rago. Sul tavolo del sostituto procuratore, titolare delle indagini, stanno giungendo i primi dati raccolti dal nucleo investigativo dei Vigili del Fuoco e dai carabinieri della stazione di Guglionesi in merito a quanto potrebbe essere successo questa mattina nell’abitazione alle porte del centro bassomolisano dove si è consumata la tragedia. Al momento, dunque, la Procura sta mettendo insieme i vari riscontri e potrebbe decidere, nelle prossime ore, se disporre o meno l’autopsia sul corpo dell’anziana.
Si dovrà capire da dove si è sviluppato l’incendio, dove erano in quel momento i coniugi e perchè la donna si era rifugiata in bagno chiudendo la porta.
Stando alle notizie raccolte, infatti, l’incendio potrebbe essersi sviluppato all’interno del locale cucina, sembrerebbe da una stufa. Le fiamme avrebbero indotto la donna a trovare rifugio nel bagno ed è proprio qui che i vigili del fuoco l’hanno trovata dopo aver forzato la porta che era chiusa dal di dentro. Inutili i tentativi di rianimarla effettuati dal personale del 118 giunto dalla postazione di Larino a bordo dell’ambulanza della Croce san Gerardo. La donna era già deceduta mentre il marito, Antonio Bellini, era riuscito a mettersi in fuga, portandosi all’esterno dell’abitazione.
La coppia viveva sola e non aveva figli e sarebbe stata colta dal fuoco poco dopo essersi svegliata. Qualcuno ha riferito che alcuni ambienti della casa erano, come dire, sottosopra con alcuni cassetti aperti.
In attesa della decisione della Procura, come già riferito, il corpo della settantenne è stato trasferito all’obitorio del san Timoteo. In ospedale si trova anche il marito ricoverato in medicina d’urgenza ma le sue condizioni non destano preoccupazione.