Due weekend (18-19 e 25,26 febbraio) contraddistinti da tanti ospiti d’eccezione, dj set, la grandiosità dei giganti in cartapesta. E poi per i visitatori ancora cultura con Villa Zappone ed anfiteatro aperti, Palazzo Ducale, le chiese e il museo del borgo medievale.
LARINO. Il fascino felino combinato ad un talento esuberante: l’attrice Claudia Gerini una delle dive più ambite del panorama cinematografico italiano sarà la madrina d’eccezione della 48esima edizione del Carnevale di Larino. E quella della Gerini, non sarà l’unica presenza di rilievo che in questa edizione 2023 renderà davvero ‘nazionale’, oltre che storico il carnevale di Larino.
Metti a fuoco, dunque, il Carnevale. In sala Freda, come annunciato, si è svolta, nel pomeriggio, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione carnevalesca larinese, alla presenza del presidente dell’associazione Larinella, Danilo Marchitto, della segretaria Laura Ricci, del sindaco Pino Puchetti e dell’assessore alla cultura Iolanda Giusti moderati dalla voce ufficiale della manifestazione Gianluca Venditti. Il tutto in una sala dove hanno trovato posto i rappresentanti dei sei carri in gara che si contenderanno l’onore e l’onere di aggiudicarsi il trofeo Larinella 2023.
Venditti nel suo messaggio di apertura ha voluto sottolineare il livello raggiunto quest’anno dalla manifestazione. “Un livello direi ‘internazionale’ a riprova di come i nostri ragazzi, i nostri maestri cartapestai hanno saputo ideare e poi via via realizzare opere d’arte che, possiamo dirlo, non hanno più niente da invidiare ai carri dei più famosi carnevali d’Italia”.
Il sindaco Puchetti, complimentandosi con l’associazione, ha voluto sottolineare la sinergia che si è creata con la stessa e i tanti passi fatti in avanti soprattutto grazie al riconoscimento ministeriale di manifestazione storica. “Una manifestazione che è veicolo sì di allegria, ma soprattutto di cultura e turismo, che ci consente di far conoscere le bellezze della nostra città, la bravura dei nostri ragazzi che meritano il nostro plauso per quanto realizzano spesso ancora in situazioni certo non agevoli”. Il riferimento è andato alla realizzazione dei capannoni che saranno realizzati negli spazi esterni all’ente fiera dove finalmente – ha affermato Puchetti, rivolgendosi ai gruppi costruttori – potrete avere spazi adeguati e sicuri”.
Visibilmente emozionato per il lavoro fin qui condotto, Marchitto, dopo aver ringraziato il main sponsor della manifestazione, l’Occhialeria Di Fonzo e le altre aziende che da sempre sostengono il carnevale larinese, ha sciorinato i numeri della quattro giorni carnevalesca. Numeri, ma soprattutto ha reso pubblici gli ospiti che daranno all’intera manifestazione quell’ulteriore visibilità nazionale che merita.
Anche Marchitto, naturalmente, è partito dalla maestria di coloro che hanno pensato e stanno realizzando i carri, da coloro che giorno dopo giorno hanno trasformato un’idea in un movimento, un pensiero in una maschera, uno slogan in un’allegoria. Dai giovani e meno giovani a cui scorrono coriandoli nelle vene. E poi il programma davvero notevole con ospiti mai visti in città per il Carnevale.
Si comincia Sabato 18 Febbraio con la partecipazione della conduttrice Rai, attrice Adriana Volpe che di fatto darà il via all’intera manifestazione ergo alla sfilata dei giganti di cartapesta in piazza del Popolo dove poi in serata, intorno alle 22.00 è atteso il dj set di Pau dei Negrita che farà ballare fino a notte inoltrata il popolo del carnevale. L’indomani, domenica 19 al mattino è in programma una mostra a cielo aperto dei carri allegorici con spettacoli di danza e magia. Alle 15.30 l’inizio della sfilata dei carri sarà dato da Francesco Chiofalo, personal trainer ed influencer da oltre un milione e mezzo di follower. Alle 22.00 è in programma poi il dj set di Ketty Passa.
Il secondo weekend del carnevale vedrà poi giungere a Larino, il 25 il dj set di Tommy Vee e per il gran finale di domenica, niente poco di meno che l’attrice Claudia Gerini, ufficialmente madrina della manifestazione. E poi ancora musica, sfilate, magia per grandi e piccini.
Prima dell’intervento di Laura Ricci e dell’assessore Giusti, sempre Marchitto ha ricordato che per accedere al percorso del carnevale è previsto il pagamento di un biglietto giornaliero di 4 euro che comprenderà la sfilata dei carri, le esibizioni musicali, gli show degli artisti, il parcheggio e la navetta gratuita. Mentre sarà possibile, solo in prevendita, acquistare un biglietto cumulativo per i quattro giorni al costo di 5 euro presso il ‘Larinella Store in viale Giulio Cesare, 21 dal prossimo 5 al 15 febbraio.
Nel suo intervento poi Laura Ricci ha raccontato un altro aspetto importante del carnevale larinese ossia la sinergia che si è creata con le scuole a partire dall’Omnicomprensivo Magliano fino alla collaborazione, ormai datata, con il Majorana di Termoli e quella con l’Università degli Studi del Molise che consente di portare la bellezza del carnevale sui banchi per progetti culturali di ampio respiro fino alla creazione di un’apposita applicazione che consentirà di interagire con i gruppi costruttori divenendo nel tempo anche riferimento geoculturale per coloro che giungeranno a Larino e, non soltanto, per il carnevale. Proprio su questo aspetto, l’assessore Giusti lodando l’ottimo lavoro svolto dai tanti che sono impegnati nella realizzazione dei carri, ha ricordato la valenza culturale e turistica che una simile manifestazione ha per Larino tanto che nei weekend del carnevale l’amministrazione ha chiesto ed ottenuto dalla Soprintendenza aperture straordinarie per l’anfiteatro e villa Zappone proprio per consentire ai visitatori di poter accedere anche alle bellezze storico artistiche della città. Il tutto insieme alla possibilità di visitare la cattedrale e san Francesco, il museo diocesano e naturalmente Palazzo Ducale con le sue mostre permanenti e i suoi mosaici.
Davvero un gran bel lavoro. Non ci resta ora che immergersi totalmente nel clima del carnevale e dopo quello da Oscar di quest’estate, l’edizione invernale, la classica si preannuncia davvero eccezionale.
Di seguito i sei nomi ed i temi dei carri, divisi in due categorie.
Carri di seconda categoria:
Tema gruppo costruttore Associazione I trebbiatori: IL RE LEONE 2
Per questa edizione del carnevale di Larino il nostro gruppo costruttore ha deciso di realizzare come carro allegorico il RE LEONE 2, carro che tratta come tema principale le incredibili avventure di papà Simba e della piccola erede Kiara; carro già noto alla piazza del carnevale, dato che in edizione passate, per l’esattezza edizione del 1995 , alcuni nostri membri del gruppo costruttore realizzarono il Re Leone. Adesso noi per il carnevale 2023 prendiamo la palla al balzo e portiamo in piazza il sequel di questo grande classico della Disney che ha fatto e sta facendo sognare grandi e piccini; con l’obiettivo principale (che ormai puntiamo dal primo anno) di attirare ed intrattenere soprattutto i più giovani visitatori del nostro carnevale portando in piazza carri allegorici basati sui grandi classici della cinematografia dei più piccoli.
Tema gruppo costruttore “Gruppo Selvaggi”: BELLA DA MORIRE
La violenza sulle donne è un tema sempre attuale e sempre più al centro del dibattito pubblico. La dinamica vede, quasi sempre, autore del delitto l’uomo, che, per un raptus o con premeditazione, mette in atto un piano in cui quella che considera la sua compagna, il suo amore, la deve ‘pagare’, come se questo fosse l’unico modo per ristabilire un equilibrio nella propria vita. La violenza eseguita a danno delle donne può manifestarsi nell’abuso ‘emozionale’, in quello ‘psicologico’, nella violenza sessuale o lesiva a qualsiasi grado. Inutile dire che qualsiasi forma di violenza è dannosa e crea ferite nelle donne, sia esse visibili all’occhio umano o siano impresse nella sua anima e nei suoi ricordi. Un esempio è la favola della Bella e la Bestia. In essa la figura femminile è ricca di empatia e passione per la conoscenza e viene isolata dagli affetti a causa della Bestia. Quante donne modellano questo esempio pensando di poter salvare il proprio aggressore pensando che l’amore lo cambierà, che lei sarà quella capace di trasformarlo in principe? Peccato che la Bestia è una bestia, spesso un violento, spesso con disfunzioni comportamentali e delle volte anche patologiche e non è onere e competenza della donna aiutarlo. Queste persone vanno aiutate da personale specializzato non dalla Bella. Bella non può salvare la Bestia, e la bestia purtroppo non diventerà ma il principe azzurro di Bella come nella favola.
Carri di prima categoria:
Tema gruppo costruttore “Associazione Carnaval”: Giù la maschera è Carnevale.
Una polmonite anomala in una città della Cina centrale, molto abitata ma non così conosciuta. Una notizia tutto sommato piccola, che cresce di intensità giorno per giorno. Nuovi contagi in tutto il paese, morti, Immagini drammatiche sui social network cinesi: ospedali al collasso, persone che chiedono aiuto dai balconi.
Sembra un fenomeno isolato, ma un giorno di fine febbraio è l’Italia il primo paese ad accorgersi che il nuovo coronavirus fa molto più male di una normale influenza. Gli ospedali della Lombardia si riempiono. L’Italia diventa il nuovo epicentro del virus denominato COVID-19 che, come uno sciame, si sposta da una regione del mondo a un’altra, bloccando il movimento di persone e l’economia come non succedeva dalla seconda guerra mondiale.
Il governo estende le misure di contenimento a tutta l’Italia: l’intero Paese in lockdown, primo tra gli stati occidentali ad adottare misure cosi
severe e restrittive. Abbiamo realizzato sul nostro carro, un mostro come elemento predominante che rappresenta appunto il covid-19.
Un mostro da combattere e da non sottovalutare, circondato da tanti medici della peste che erano coloro che un tempo si occupavano di alleviare le sofferenze degli appestati. Noi abbiamo voluto che rappresentassero i nostri operatori sanitari (medici, infermieri ecc..) che in tutto il periodo della pandemia hanno rischiato la vita per tutti i pazienti malati di covid 19, senza avere delle cure precise per poterli aiutare hanno fatto comunque il possibile, facendo turni strazianti e stando lontano dalle loro famiglie. Ad un certo punto però si vede la luce arrivano i primi medicinali utili alla regressione del virus e infine i vaccini.
Si torna alla normalità, a far festa ma soprattutto a celebrare la vita. “Sveglia! era solo un brutto sogno, giù la maschera è carnevale”
Ed è così che spuntano fuori dei visi sorridenti che rappresentano la felicità perché il mostro è stato sconfitto, infatti lo vediamo trasformarsi in una fantastica Araba Fenice, simbolo dell’Umanità che rinasce dalle proprie ceneri. Sorridiamo alla vita, Siamo liberi!
Tema gruppo costruttore ‘Officina dell’Arte’: Istinto materno
Care mamme, sappiamo che troppo spesso la vostra figura non viene valorizzata, soprattutto da noi figli. Vi scriviamo perché la maggior parte delle volte le parole fanno fatica a venire fuori e non potevamo esprimerci in maniera migliore se non dedicandovi questo carro. “Una mamma è come un albero grande che tutti i suoi frutti ti dà;
per quanti gliene domandi, sempre uno ne troverà. Ti dà il frutto, il fiore, la foglia, per te di tutto si spoglia; anche i rami si taglierà. Una mamma è come un albero grande.
[…] Una mamma […] tutto comprende, tutto perdona, tutto soffre, tutto dona”.
Questi che abbiamo citato sono alcuni versi della poesia “CHE COS’E’ UNA MAMMA” di Francesco Pastonchi, che per noi esprimono alla perfezione ciò che siete.
Quell’amore incondizionato e quell’istinto innato che vi porta a proteggerci come una leonessa fa con i propri cuccioli,crescedoli e difendendoli dalle difficoltà che si presenteranno durante il loro cammino, rendendoli capaci di proseguire in autonomia il loro viaggio nella vita.
Voi Mamme fate tanto e tutto per noi, per questo vi diciamo una sola ma sentita parola: GRAZIE!
Tema gruppo costruttore ‘Associazione culturale Gioventù frentana’: “IL RING DELLA DISCORDIA”
La costruzione è un’allegoria contro l’attuale conflitto bellico iniziato in Ucraina a seguito dell’offensiva militare delle Forze armate della Federazione Russa che sta portando con sé morte e distruzione oltre che ripercussioni sull’economia Europea e che tiene l’intero mondo con il fiato sospeso per la minaccia dell’utilizzo di armi nucleari.
Ecco quindi che inizia un incontro di box sul “ring della discordia”, che rappresenta il martoriato territorio ucraino. Al centro della scena i due sfidanti: un orso bruno, simbolo della Russia, animale a cui i russi sono da sempre molto legati, che preparato, incitato e aizzato dal suo coach, Vladimir Putin, si scaglia con ferocia contro il suo antagonista, il leader ucraino Volodymyr Zelens’ky.
Fuori dal quadrato, solo apparentemente spettatrice, spicca un’aquila reale (la NATO) bloccata con delle catene dall’altro presumibile coach dell’incontro, Joe Biden, ma pronta ad intervenire qualora il conflitto oltrepassasse i confini “del ring”.
Non ci sono vincitori su questo ring, come non ci sono vincitori in nessuna guerra.
Facendo nostre le parole del Pontefice: “Con la guerra sempre si perde. L’unico modo di vincere una guerra è non farla”.
Anche quando sembra che possa nascere un conflitto per motivazioni complesse, la guerra non è mai una scelta intelligente. Le vittime sono le persone comuni che ne subiscono le conseguenze sulla loro pelle.
La speranza è che l’umanità, la coscienza e il coraggio riprendano il sopravvento e che la guerra in Ucraina possa finire presto, scongiurando l’utilizzo di armi nucleari che comporterebbe conseguenze irreparabili dal punto di vista politico, economico ed umanitario.
“Associazione Culturale “Gioventù Frentana”
Tema gruppo costruttore Modellarte e I Gatti Randagi: “Figli di… Putin?
È questo l’interrogativo posto dal gruppo costruttore Modellarte – I Gatti Randagi in seguito agli avvenimenti dell’ultimo anno che hanno visto il mondo cambiare improvvisamente e, per certi versi, regredire. La guerra in Ucraina ha portato a interrogarsi non solo sulla guerra in sé, ma anche su tutte quelle che sono le conseguenze che coinvolgono il mondo intero; ci sono argomenti quali la crisi energetica e il pericolo nucleare che fino a pochi mesi fa sembravano non toccarci. Cosa sta succedendo nel mondo? Quali sono i cambiamenti insiti in questa nuova situazione e nell’assetto geopolitico che si sta creando? Quali sono le conseguenze per l’intero pianeta? E, soprattutto, che mondo stiamo lasciando a coloro che si stanno affacciando alla vita?
È questo l’interrogativo su cui il carro allegorico vuole soffermarsi, per portare tutti a riflettere non solo sulle calde tematiche di attualità, ma soprattutto sul futuro. Come sarà il mondo del domani? I nostri figli (e nipoti) cresceranno succubi del potere di uno o riusciranno finalmente a creare un mondo in cui i vantaggi pensati per il singolo possano diventare vantaggi per tutti? Riusciranno a essere più bravi di noi e a trovare soluzioni per le questioni che preoccupano l’intero pianeta e a (ri)costruire un mondo migliore?
È per questo che il carro allegorico vedrà rappresentati diversi bambini, per la maggior parte bambini soldato. Ci sarà però anche un ragazzo che, con i piedi ben saldi al pianeta, cerca di fermare un carro armato guidato da Putin che indica di andare avanti senza resa.
Chi la spunterà alla fine? Vincerà ancora una volta la logica del singolo e del potere di pochi? O, come tutti ci auguriamo, riusciranno a vincere gli interessi di tutti?