ROMA. Nel week end appena trascorso si è tenuto a Roma il XIII congresso nazionale dell’Ami associazione dei Matrimonialisti Italiani. Il tema al centro del dibattito è stato ”Violenza nella famiglia tra emergenze e prospettive. Giustizia, prevenzione e società”.
Ebbene, tra gli illustri relatori, esperti del diritto di famiglia, magistrati, psicologi, giornalisti è intervenuta anche l’avvocato termolese Micaela Bruno nella sua veste di presidente per il Molise dei ’matrimonialisti’.
Nei vari interventi è stato sottolineato, come d’altronde fatto dalla stessa Bruno, che non basta aumentare le pene, ma serve una nuova cultura sociale in tema di violenza intrafamiliare. Programmi scolastici che insegnino ai ragazzi come impostare la vita di relazione di coppia sul rispetto e non sulla prevaricazione. Le donne devono avere maggiore fiducia nella giustizia, ma per denunciare loro devono sentire di poter essere protette altrimenti la loro denuncia diventa una condanna a morte.
Codice rosso, disgregazione familiare e tutela dei soggetti deboli punti focali della due giorni di studi. All’esito del congresso, sono state indicate le linee guida nazionali per un nuovo diritto di famiglia al servizio dei minori e dei soggetti più deboli.