Aderendo al progetto della Fondazione Avsi tutta la scuola garantirà al bimbo che vive a Kibera, una delle baraccopoli di Nairobi in Kenya, la possibilità di studiare, giocare, avere una sana alimentazione: in una parola un futuro migliore.
LARINO. Un grande gesto di solidarietà, un progetto che va al di là di ogni lezione. I liceali frentani hanno, infatti, scelto di sostenere a distanza un bambino. Hanno scelto di aderire ad uno dei progetti che da decenni l’Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) porta avanti in 38 paesi del mondo per sostenere lo sviluppo e la tutela delle persone, in special modo dei bambini.
E così, dopo l’adesione formale al progetto, nelle scorse ore, la scuola ha ricevuto da parte dell’associazione la foto e tutte le notizie del piccolo Nassir Salman Amir, il piccolo che ha da poco compiuto 4 anni che diventerà il ‘fratello’, l’amico a distanza di tutti i liceali, dell’intero istituto e attraverso i contributi dei ragazzi frentani potrà avere attenzioni nuove che gli permetteranno di studiare, di avere una sana e corretta alimentazione, in altre parole gli garantiranno un futuro diverso da quello che forse avrebbe rimanendo in quella baraccopoli alla periferia di Nairobi dove attualmente vive con la sua famiglia, peraltro provata anche dalla malattia.
Leggendo la sua storia apprendiamo che “Salman è un bambino di Kibera. Vive con entrambi i genitori e sua sorella. Il padre pur avendo raggiunto l’università, svolge il lavoro di autista e si guadagna da vivere con lavori saltuari nei trasporti. Anche la madre è istruita fino al livello universitario e formata come insegnante di scuola secondaria, tuttavia è stata malata. Soffre di cancro, che l’ha costretta al ritiro per motivi di salute. Non è in grado di lavorare molto. Ha un piccolo chiosco di cibo temporaneo, appena fuori casa. La sorella primogenita frequenta la scuola elementare Little Prince gestita dall’Avsi. La famiglia vive in una baraccopoli in affitto fatta di materiali locali. La casa non ha mobili, né sedie né tavoli. Si siedono su una stuoia. Cucinano con gas meko e una stufa a paraffina. Comprano acqua da fuori nel quartiere. Condividono una latrina con i loro vicini. Salman fa parte del gruppo di gioco e desidera avere la possibilità di frequentare regolarmente la scuola come i suoi amici in modo da poter seguire e realizzare i suoi grandi sogni in futuro”.
Grazi al piano di intervento a distanza i liceali frentani potranno dare a Salman l’accesso ad una buona istruzione e, per tramite dell’associazione, gli forniranno anche materiale scolastico come libri, penne, divisa scolastica, cartella e scarpe. Salman sarà accompagnato dagli educatori Avsi attraverso periodiche visite domiciliari e scolastiche, per fare un percorso umano e per monitorare i suoi progressi. Potrà interagire a scuola e sviluppare relazioni significative con i suoi coetanei e partecipare ai laboratori di arteterapia.
Grazie all’adozione Salman avrà accesso a cure mediche e medicinali gratuiti. Salman farà anche parte di un programma di alimentazione che gli darà accesso ad acqua sicura e una dieta equilibrata. I suoi genitori saranno coinvolti in corsi di formazione sull’orto urbano e in attività generatrici di reddito per aiutarli a migliorare la loro situazione finanziaria ed essere in grado di prendersi cura di Salman e della famiglia.
L’associazione poi aiuterà i genitori di Salman a unirsi a uno dei gruppi di microcredito, per risparmiare e prestare denaro per la loro crescita economica”.
Una grande lezione di vita, dunque. Complimenti liceali!