LARINO. Riprende dopo la pandemia il Progetto “Legalità Bene Comune”. Un proposito antimafia di respiro nazionale ed internazionale che ha già visto gli interventi di Maria Falcone sorella del giudice assassinato a Capaci, di Salvatore e Agnese Borsellino, di Elena Fava, di Simona Dalla Chiesa, di Giovanni Impastato, dei magistrati Nicola Gratteri, Nino Di Matteo, Franco Roberti e con interventi di tante altre personalità impegnate nella lotta alle mafie.
Il Progetto sarà rivolto agli studenti delle scuole d’Italia (dalle elementari all’Università) e sarà sempre organizzato dalla Scuola di Legalità “don Peppe Diana” e dal suo direttore, il criminologo Vincenzo Musacchio. In ogni incontro sarà proiettato il cortometraggio sulle vittime di mafia girato da ex detenuti del Carcere Malaspina di Palermo. Gli incontri verteranno principalmente sul tema delle nuove mafie, ponendo al centro il processo di maturazione e sviluppo di ciascun ragazzo coinvolto nel progetto sui temi della legalità.
Si approfondirà la conoscenza delle persone che hanno lottato per la legalità, ponendo l’accento sulla strada da seguire per sconfiggere mafie e corruzione. Quest’anno saremo presenti in molte scuole italiane: Lombardia, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia, Campania. Sono solo alcune delle quindici regioni che quest’anno beneficeranno del progetto antimafia che coinvolgerà tutti gli studenti partendo, in alcuni casi, proprio dalle scuole elementari dove si sono ottenuti risultati molto promettenti. Insieme a tanti dirigenti scolastici – afferma Musacchio – abbiamo condiviso la necessità di educare le giovani generazioni al dialogo, facendo comprendere ai ragazzi quanto sia importante rispettare i valori della legalità.
Conoscere per prevenire gli atteggiamenti criminali e mafiosi: con questo spirito è nato il progetto e con il medesimo spirito continuerà anche negli anni a venire.