TERMOLI. Prosegue senza sosta l’attività di contrasto alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso comandato e diretto dal Colonnello Luigi Dellegrazie. Questa volta a cadere nella rete degli uomini del Nucleo Investigativo è toccato ad un uomo e una donna di Termoli tratti in arresto per il reato di detenzione di droga ai fini dello spaccio.
I controlli quotidiani sul territorio da parte dei reparti dell’Arma nell’ambito dell’attività preventiva avevano permesso di attenzionare alcuni soggetti già noti alle Forze di Polizia. I loro movimenti, probabilmente con la vicina Puglia, non sono passati inosservati agli occhi degli investigatori che hanno deciso di procedere al controllo degli stessi nei pressi del casello autostradale di Termoli.
Le perquisizioni eseguite sull’autovettura e sui due uomini fermati hanno immediatamente avvalorato l’ipotesi investigativa, infatti su uno dei controllati, occultate negli indumenti intimi, sono stati rinvenuti due involucri contenenti della sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, per un totale complessivo di circa 100 grammi.
Visto l’importante quantitativo rinvenuto, i militari del Nucleo Investigativo estendevano la perquisizione anche presso le abitazioni dei fermati dove in una di queste, nella disponibilità della moglie di uno dei due uomini presente in casa, venivano rinvenuti ulteriori trenta grammi di eroina, insieme ad un bilancino di precisione, ad alcune sostanze da taglio e a materiale per il confezionamento delle dosi, il tutto sottoposto a sequestro.
L’operazione si concludeva quindi con l’arresto della donna e di uno dei due fermati, mentre l’altro uomo veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Al termine delle formalità di rito, sia l’uomo che la donna venivano sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino. La sostanza stupefacente sequestrata sarà analizzata nelle prossime ore presso il LASS di Foggia al fine di verificare l’entità del principio attivo.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.