LARINO. Proponiamo ai nostri lettori l’articolo sul convegno svoltosi, ieri pomeriggio, a Palazzo Ducale inserito nella meravigliosa cornice della Rassegna delle Carresi scritto per noi dall’amico Lorenzo Di Maria curatore del progetto.
“Il 7 agosto a Larino, nella meravigliosa cornice della Rassegna delle Carresi 2022, e prima dell’inizio della sfilata dei carri, il Comune ha presentato alla popolazione e ai rappresentanti istituzionali e di comunità intervenuti dal Molise e da tutta Italia, il progetto “San Pardo, la Carrese di Larino”.
Il progetto è finanziato nell’ambito del bando regionale “Turismo è Cultura 2022/23”. Si tratta di un progetto di valorizzazione della Carrese di San Pardo, una festa patronale che quest’anno ha compiuto 1180 anni di storia e che ad ogni 25, 26 e 27 maggio riempie le strade, i vicoli e le piazze della città frentana coi colori, i rumori, gli odori e le sensazioni uniche che solo un corteo di 125 carri trainati da vacche e buoi e addobbati con fiori di carta sanno dare.
L’obiettivo del progetto è promuovere e far vivere San Pardo anche al di là dei suoi confini spaziali e temporali, offrendo a turisti e visitatori un modo per comprendere l’importanza storico-culturale e la portata emotiva di una festa unica nel suo genere. Nel corso del convegno, i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Puchetti, quelli dell’assessore alla Cultura Maria Giovanna Civitella e del parroco della Cattedrale nonché presidente della Pia Associazione Carrieri don Claudio Cianfaglioni, ma soprattutto il racconto del progetto presentato e ammesso a finanziamento dalla Regione Molise a cura di Lorenzo Di Maria.
“San Pardo, la Carrese di Larino” è un progetto ambizioso che si sviluppa sulla doppia annualità, e che ha come scopo finale la realizzazione di una mostra su San Pardo e sulle altre Carresi e processioni devozionali inserite nel circuito di comunità di pratica festiva “Uomini, buoi e fiori”, un circuito che sta affrontando in questi anni il complesso iter di candidatura Unesco a patrimonio immateriale dell’umanità.
È anche per questo motivo che evento cardine del progetto presentato tramite “Turismo è Cultura” è stata proprio l’XI edizione della Rassegna delle Carresi, organizzata dall’omonimo Comitato presieduto da Stefano Vitulli – intervenuto anch’egli per i saluti di rito –, e coadiuvata, nei termini dell’accoglienza, dell’ospitalità e della logistica dal Comune di Larino, il quale ha potuto contribuire attivamente al sostegno delle spese proprio tramite il finanziamento regionale. La valorizzazione di San Pardo, manifestazione capofila del circuito “Uomini, buoi e fiori”, passa infatti anche attraverso quella che è la vetrina principale in cui questo stesso circuito si mette in mostra, ossia, appunto, la Rassegna delle Carresi.
Tra i Comuni extra-regionali intervenuti quest’anno, Albugnano dal Piemonte, Padova dal Veneto, Viterbo con l’icona del SS. Salvatore dal Lazio, Atri, Casalbordino, Loreto Aprutino col suo “Bue di San Zopito” e Bucchianico coi fiori di carta della “Festa dei Banderesi” dal vicino Abruzzo.
Questi, assieme ai carri e alle traglie delle analoghe manifestazioni molisane hanno contribuito a creare uno scenario unico. Dalla collaborazione di queste realtà possono nascere grandi cose e si può affrontare con più determinazione il percorso di candidatura Unesco: a tal proposito, la professoressa Letizia Bindi è intervenuta per aggiornare le istituzioni coinvolte nel circuito dei passi in avanti compiuti in tal senso.
Altra iniziativa-chiave del progetto è la realizzazione di una brochure interattiva: un prodotto grafico innovativo e originale, presentato dall’architetto Roberto Acciaro dello studio ar3d. L’idea è quella di una mappa virtuale in cui larinesi e visitatori provenienti da tutto il mondo possano ripercorrere le strade, i punti salienti, i monumenti e i momenti decisivi della festa di San Pardo. Non solo quindi storie e leggende ad essa connesse, ma tutto il portato devozionale, popolare e suggestivo della Carrese di Larino. Iniziativa che, per originalità e sfruttamento delle potenzialità del digitale, ha ricevuto il plauso dell’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Vincenzo Cotugno, anch’esso intervenuto domenica 7 agosto nel Palazzo Ducale di Larino.
Il progetto prevede, ancora, una campagna promozionale e di documentazione, curata da Telemolise, che andrà ad arricchire il dossier di candidatura. Una estemporanea di pittura, da realizzare la prossima primavera, sulla doma dei bovini e la creazione dei fiori di carta. Infine, sempre in primavera, la messa in scena dell’opera teatrale “Isabella e il Duca”, scritta da Giuseppe D’Addario.
La pièce teatrale si sviluppa a partire dalla versione romanzata di vicende di sangue realmente avvenuti a Larino in una congiura datata 1679 di cui narra in “Un regno insanguinato” Alexandre Dumas. Avvincenti fatti di sangue che c’entrano con San Pardo nella misura in cui la scena clou dell’opera è ambientata proprio durante la processione dei carri: dimostrazione dell’universalità potenziale della Carrese di Larino, capace di entrare addirittura in un’opera d’arte letteraria di uno dei più grandi scrittori dell’Ottocento europeo.
(foto di Guerino Trivisonno)