MORRONE DEL SANNIO. Nel viaggio attraverso le bellezze della nostra regione, oggi Francesco D’Imperio ci porta nel centro che sovrasta la valle del Biferno, a Morrone dove ha incontrato un giovanissimo apicoltore, Riccardo Lanni (https://www.facebook.com/Apicoltura.RiccardoLanni ) che ha scelto di rimanere nella sua terra e dedicarsi ad un allevamento particolare, quello delle api.
Riccardo ha appena 22 anni ed è un apicoltore ed appassionato del proprio lavoro. Competente e rispettoso della natura. Custodisce più di 18 milioni di api nei suoi alveari. Ci siamo incontrati di mattina presto con l’aria ancora un po’ gelida lì dove custodisce le sue arnie.
È incredibile vedere le api che sembrano parlare con lui mentre svolge con precisione tutte le fasi della produzione del suo miele. Con cura cerca posti dove posizionare le sue api e, a seconda del luogo, il tipo di pianta.
E cosi le api producono vari tipi di miele da quello più conosciuto di sulla, a quello Millefiori o unici come quello di castagno. Rispettare la natura è il suo impegno principale. La ricerca di luoghi incontaminati è la caratteristica che cerca per le sue api per produrre un miele di altissima qualità.
Dopo aver indossato la tuta, inizia il suo lavoro di controllo delle arnie per verificare la qualità del miele prodotto da esse. La sua attività sfida il tempo in quanto Riccardo è figlio di apicoltori, una famiglia che con lui è giunta alla terza generazione e vanta più di 50 anni.
Diplomato all’industriale di Campobasso in biotecnologie ambientali ha subito iniziato l’attività di apicoltore nella sua Morrone del Sannio dove ha sede la sua attività e il suo laboratorio. La sua tenacia è sicuramente da prendere a modello per tanti giovani che sono costretti a lasciare il proprio paese.
È tanto il tempo che dedica al lavoro dovendo svolgere a seconda del ciclo della natura vari impegni a cui è sottoposto un allevatore per la custodia delle api durante le varie stagioni per arrivare alla produzione di miele in primavera-estate: in autunno e in inverno le api sono in letargo.
Dopo aver assistito alle varie operazioni eseguite un attimo prima di ripartire le api come a volerlo ringraziare hanno cominciato a girare intorno a lui per dirgli grazie per il lavoro che fa per loro Riccardo si è tolto la tuta di protezione e si è seduto e le api hanno cominciato a girare intorno senza fargli nulla. Penso che tutti abbiamo paura della puntura delle api ma questo non è corretto perché le api ci aggrediscono solo per difendersi se noi le spaventiamo e cerchiamo di colpirle. Salutiamo Riccardo rimanendo comunque ‘a distanza’.
Il motto del giovane Riccardo è portare sulle tavole un miele che rispecchi la purezza del territorio incontaminato del nostro Molise”.
Francesco D’Imperio
(Foto Kerem.it)