LARINO. E’ stata pubblicata sul sito del comune Capofila di Larino https://www.comune.larino.cb.it/hh/index.php la graduatoria definitiva dei beneficiari (e degli idonei ma non beneficiari per esaurimento) delle risorse, dei servizi e degli interventi a valere sul programma attuativo FNA 2020 linea di intervento lettera A.
42 i beneficiari del contributo economico di 400 euro mensili in favore dei caregiver del soggetto non autosufficiente e 6 i destinatari del cosiddetto servizio Sad ossia l’assistenza domiciliare. Con il budget a disposizione – fanno sapere dall’Ambito – è stato soddisfatto il 60 per cento delle domande per un ammontare complessivo di € 247.732,61. Tuttavia, il responsabile dell’Ambito, la dottoressa Eloisa Arcano, ha annunciato che, grazie all’intervenuta disponibilità delle economie maturate con il precedente programma e con le risorse aggiuntive derivanti dal Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura del caregiver familiare, sarà possibile a breve procedere allo scorrimento della graduatoria prevedendo l’arruolamento di altri 22 assistiti”.
Rimanendo nell’ambito degli interventi destinati alle persone con disabilità, la scorsa settimana sempre l’Ambito ha provveduto alla pubblicazione dell’Avviso Pubblico per la presentazione della domanda di ammissione al servizio di sostegno socio educativo scolastico per il prossimo anno scolastico 2022/2023 finalizzato a garantire i previsti interventi della legge 104/1992 per il sostegno all’autonomia e alla comunicazione degli alunni portatori di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado.
Sempre la settimana scorsa sul sito del comune capofila è stato pubblicato l’ulteriore Avviso per l’individuazione delle famiglie, cosiddette vulnerabili, con figli minori destinatarie degli interventi di assistenza domiciliare, educativa e di sostegno alla genitorialità responsabile per il periodo che andrà dal 1 settembre al 31 luglio 2023.
Intanto, dopo aver concluso le procedure di selezione per l’individuazione dell’ETS partner, l’Ambito sociale di Larino si accinge a tenere i primi tavoli di co-progettazione con tutti i soggetti della rete formale ed informale del territorio a vario titolo coinvolti (Scuole, Consultorio, FF.OO. Associazioni culturali e sportive etc.) per la definizione del rispettivo progetto definitivo di dettaglio delle due linee di attività ammesse al finanziamento a valere sulla Missione 5 Componente 2 sottocomponente 1 del PNRR di cui l’ATS di Larino sarà soggetto attuatore responsabile dell’intero procedimento amministrativo in forma associata con il solo ATS di TERMOLI per la linea di attività sub-investimento 1.1.1 “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini” – dotazione finanziaria prevista per il triennio € 211.500,00. Mentre in forma associata con tutti gli altri ATS Regionali (Termoli, Campobasso, Isernia, Riccia-Bojano, Agnone e Venafro) per la linea di attività sub-investimento 1.1.4 “Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali” – dotazione finanziaria prevista per il triennio € 210.000,00.
Dal primo luglio, l’ATS si appresta ad annoverare nella propria offerta territoriale dei servizi, anche quello del Pronto Intervento Sociale per far fronte alle emergenze ed urgenze sociali, finanziato dal PON Inclusione FSE 2014-2020 nell’ambito dell’iniziativa React-EUProgetto PrInS, e da poco riconosciuto Livello Essenziale delle Prestazioni Sociali dal Piano Sociale Nazionale 2021-2023. Anche questo servizio, come quelli innanzi detti, finanziati dal PNRR , richiede un modello di governance multilivello, incentrato su una forte integrazione nel contesto sociale di riferimento di natura inter-professionale, inter-organizzativa e inter-istituzionale tra servizi diversi con l’obiettivo concreto di costruire sinergie e collaborazioni con le reti formali e informali del territorio, e consolidare nuove pratiche e modelli di approccio e risposta multidisciplinare alla multifattorialità dei bisogni. Per dette ragioni, si è ritenuto opportuno ricorrere all’istituto della co-progettazione, disciplinato all’art. 55 del Cordice del Terzo Settore, anziché a quello dell’appalto di servizi.