ROMA. “Il decreto Energia fornisce nuove risposte alle necessità dei Comuni, delle Regioni e delle fasce vulnerabili della popolazione con il rilancio del Superbonus, cessioni del credito più efficaci, installazioni semplificate per le rinnovabili e con una serie di misure che riducono il caro bollette.
Così Antonio Federico, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera e relatore del decreto approvato.
“Ritengo – spiega Federico – che il pacchetto di emendamenti che abbiamo presentato e che sono stati recepiti all’interno del decreto Energia sia un passo in avanti verso la transizione energetica, un modo per semplificare la vita dei cittadini e le attività delle imprese, degli enti locali e territoriali.
Nei giorni scorsi avevo preso l’impegno, davanti ai rappresentanti delle istituzioni e degli Ordini professionali molisani, di portare ad approvazione varie richieste sul Superbonus da estendere e potenziare.
Il decreto Energia corregge il meccanismo della cessione dei crediti Superbonus cancellando la responsabilità solidale delle banche e consentendo loro di effettuare la quarta cessione solo se diretta a un proprio correntista, dunque ridando ossigeno alle imprese.
Inoltre abbiamo portato il Governo a prendere l’impegno di semplificare la definizione dei lavori, sostenere le banche nella gestione dei numerosi crediti che già vantano tenendo fermi i cantieri e, soprattutto, prorogare la scadenza entro cui realizzare il 30 per cento dei lavori sulle unifamiliari. L’ufficialità di questa proroga arriverà la prossima settimana con il decreto Aprile.
Ma con il testo approvato ieri alla Camera – aggiunge il deputato – puntiamo anche sull’agrivoltaico e semplifichiamo quanto più possibile l’installazione di pannelli solari o termici sugli edifici privati e nei centri storici dove non serviranno autorizzazioni dalle Sovrintendenze, eccetto le zone sottoposte a decreti di tutela.
In pratica abbiamo fissato un principio: dove non c’è consumo di suolo, dove non si intaccano colture o aree di pregio paesaggistico, ambientale e culturale si possono e si devono installare impianti di produzione di energie rinnovabili.
Aggiungo due aspetti. Oltre ai 5,5 miliardi di euro già disposti contro l’aumento delle bollette, un emendamento a firma M5S dà vita alla Strategia nazionale contro la povertà energetica: uno strumento utile a individuare e implementare misure che garantiscano anche alle fasce più deboli della popolazione il diritto a utilizzare l’energia.
Allo stesso tempo Arera, l’Autorità di regolazione dell’energia, dovrà rendicontare l’effettivo utilizzo delle risorse a sua disposizione per contenere gli effetti dovuti all’aumento dei costi di elettricità e gas.
Tutti questi – termina Federico – sono interventi che possono ridare slancio al meccanismo del Superbonus e all’intero settore delle energie alternative in Italia.
Ora attendiamo che il Senato confermi il testo, tuttavia la linea è tracciata: le rinnovabili sono il futuro ma anche il presente del Paese”.