SANTA CROCE DI MAGLIANO. Con Delibera di Giunta Comunale n. 111 dello scorso 14 dicembre, l’Amministrazione Comunale ha intitolato la Scuola Civica di Musica ai fratelli Gino e Giovanni Miozza, illustri cittadini della comunità fortorino che hanno contribuito in maniera decisiva allo sviluppo di una disciplina la cui Scuola di Musica locale, fondata nel 1986, si rende quotidianamente promotrice grazie al lavoro dei suoi Maestri.
A darne notizia, il vice sindaco Pierluigi Di Tommaso che poi traccia anche la storia dei due fratelli.
“I fratelli Miozza nacquero a Santa Croce di Magliano all’inizio degli anni ’30, Gino il 1° dicembre 1930, Giovanni il 19 febbraio 1932. Figli d’arte, di Pasquale Miozza, poeta e musicista nativo di Casacalenda, autore di numerosi brani folkloristici e religiosi, il quale abbracciò la passione per la musica e in particolare per il violino in America, dove emigrò nel 1920 e dove venne a contatto con i fondatori del jazz.
Tornato in Italia sposò la maestra Maria Petti e si stabilì a Santa Croce di Magliano. Da quel matrimonio nacquero Gino e Giovanni che seguendo le orme del padre cominciarono giovanissimi a studiare musica con zelo e applicazione scegliendo come strumento la chitarra il primo e il violino il secondo. I due fratelli, anche perché rimasti orfani della mamma in tenerissima età, furono sempre uniti da un legame profondo nella vita così come nella musica. Insieme animavano le serenate agli sposi e le feste di famiglia, non mancando mai di partecipare alla Pasquetta, manifestazione che si svolge a Santa Croce di Magliano la sera del 5 Gennaio, contribuendo così, con il loro gruppo di amici, a consolidarne la tradizione.
Giovanni nel 1954 a Roma, durante il servizio militare, ebbe la possibilità di esibirsi alla RAI nel corso della trasmissione radiofonica “Rosso e nero” presentata da Corrado, trasmissione che vide la partecipazione di diversi personaggi dello spettacolo dell’epoca, tra cui l’attrice Yvonne Sanson e la cantante Katyna Ranieri.
Nell’occasione Giovanni eseguì, assieme a un suo carissimo amico fisarmonicista, la famosa czardas (ciarda) di V. Monti, brano che richiede un bagaglio tecnico completo che va dalla espressività, alla velocità e alla capacità di adattarsi ai continui cambiamenti di ritmo. L’esecuzione al violino riscosse un clamoroso successo e in quella occasione gli fu proposto di entrare nella orchestra della RAI. Ma lui preferì tornare al suo paese di origine per continuare insieme al fratello l’attività commerciale del padre.
Gino si dedicò agli studi magistrali, divenne maestro elementare e iniziò a coltivare un’altra passione: la politica. Ricoprì varie cariche nell’uno e nell’altro ambito come quella di Preside del Consiglio Scolastico Provinciale e Presidente del Comitato Regionale di Controllo. Nella scuola diede vita, anche con l’aiuto della cognata Maria, moglie di Giovanni, a cori di ragazzi che ebbero il ruolo di diffondere nella comunità le canzoni popolari di Santa Croce di Magliano. Gino, assieme al fratello si mise a disposizione di chiunque volesse apprendere l’arte della musica.
Grazie a Gino e a Giovanni tanti ragazzi hanno potuto avviarsi allo studio della musica in un periodo e in un contesto ambientale che non offriva altre opportunità. Gino era impegnato anche in ambito parrocchiale, ricoprendo per un lungo periodo il ruolo di delegato regionale dell’Azione Cattolica Italiana.
E’ stato il fondatore del coro della parrocchia che ha diretto nei primi anni di attività. Un altro momento importante che ha segnato la vita musicale dei fratelli Miozza fu all’inizio degli anni ’60, quando, assieme al padre e con la collaborazione dell’altro fratello Pierpaolo, Gino e Giovanni incisero su vinile due brani composti dal padre stesso: l’inno alla Madonna della Difesa di Casacalenda e l’inno di Sant’Onofrio.
Dunque i fratelli Miozza hanno rappresentato un punto di riferimento per la comunità di Santa Croce di Magliano e non solo, sia in ambito musicale che in ambito sociale e culturale avendo stimolato le generazioni che si sono succedute ad avvicinarsi a questa straordinaria esperienza chiamata musica, creando così le premesse per la realizzazione della scuola civica comunale, che negli anni ha messo a frutto gli insegnamenti e la passione che Gino e Giovanni Miozza avevano seminato.
Un grazie di cuore alla famiglia Miozza per la vicinanza e la disponibilità dimostrata all’Amministrazione Comunale nel riconoscimento dell’onorificenza a due uomini che tanto hanno donato alla nostra comunità e il cui ricordo, unitamente agli insegnamenti trasmessi, non verranno mai meno”.