LARINO. Questa volta, noi di Viaggionelmolise.it, vogliamo proporre ai nostri lettori un libro, un volume esperienziale e lo facciamo, in primis, perché l’autrice è una larinese doc e poi perché, lei, Massenzia D’Aloia ha deciso di devolvere il ricavato della vendita alle volontarie del posto con le quali ha avuto il piacere e l’onore di collaborare.
Massenzia è una giovane donna che ha saputo fare delle scelte per aiutare gli altri, ma nello stesso tempo quelle scelte le hanno permesso di ricevere da quei volti, da quei bimbi, da quel mondo così diverso dall’Occidente una cura alla sua anima. La scoperta di se stessa che l’ha fortificata, l’ha resa diversa perché andare in India, nei luoghi delle missioni delle suore di Madre Teresa di Calcutta, è un viaggio prima di tutto dentro se stessi perché non puoi aiutare gli altri se prima non hai trovato la tua dimensione, il significato profondo del tuo essere.
Il libro, è stato pubblicato nei giorni scorsi, per le edizioni Youcanprint e fin dal titolo ‘Diario di una Bachcha in India’ il lettore capisce che le pagine che andrà a leggere non sono il frutto della fantasia della scrittrice seduta dietro la tastiera di un pc, non è una favola, o un romanzo d’avventura anche se poi sono tante le avventure che Massenzia racconta.
Il termine Bachcha si traduce letteralmente con quello italiano di ‘bambina’. Lei, Massenzia, proprio come una bambina è stata in India in due occasioni diverse, prima tra il 2016 e il 2017 e una seconda volta nel 2019. Ebbene, in entrambe le occasioni Massenzia è partita da Milano con uno zaino pieno di speranza, ma anche di profonda fragilità e un po’ di rancore verso chi l’aveva in qualche modo “tradita”.
Massenzia, contro tutto e tutti, sceglie di aggrapparsi ad un sogno, al suo sogno di aiutare gli altri e parte come missionaria in un viaggio che la porterà, come meta finale, proprio in India. Un Paese difficile, dove tutto è amplificato: la povertà è “più povera”, gli odori sono più pungenti, i rumori assordanti.
Un passo alla volta, curando “i più poveri tra i poveri”, prima con titubanza e senso di impotenza, poi con più consapevolezza, la giovane larinese apprende una lezione fondamentale: “non possiamo aiutare gli altri se prima non aiutiamo noi stessi”.
Nel corso delle due esperienze, insieme a migliaia di meravigliosi scatti fotografici, alcuni, grazie alla stessa autrice pubblicati in questo articolo, Massenzia ha scelto di descrivere la sua esperienza di volontariato annotando in un diario, in più diari le sue settimane, i suoi giorni addirittura i momenti della sua missione. Scritti, inizialmente nati come sfogo personale e successivamente, estrapolandone pagine con: pensieri, emozioni e racconti, così come erano venuti fuori, sono stati racchiusi nel libro.
Un volume che è il racconto della sua missione ma nasce anche per aiutare economicamente chi ha avuto la sfortuna di nascere in un “altro mondo” così definito dalla scrittrice. “Così Massenzia, mette a nudo la sua anima e mostra le sue fragilità, debolezze, ma anche gioie vere e amore incondizionato. Sentendosi finalmente appagata da questa vita “un puntino vivo nel mondo”.
Complimenti, dunque, alla giovane scrittrice larinese Massenzia D’Aloia da parte della nostra redazione. Non ci resta, dunque, che suggerire di acquistare il suo libro, rivolgendosi direttamente all’autrice sulla sua pagina Facebook, oppure lo troveranno online su: Amazon, Feltrinelli, Mondatori, Libraccio ed a breve sarà disponibile anche su Ebay. Namastè
Nicola De Francesco