LARINO. La città di Larino ha celebrato la Festa dell’Unità d’Italia e quella delle Forze Armate con una celebrazione che, come ogni anno, ha visto uniti in un momento di raccoglimento e di riflessione le autorità civili, militari e religiose, gli studenti e il personale docente dell’Omnicomprensivo frentano, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e le famiglie di tutti coloro che sono morti nell’adempimento del dovere di servitori dello Stato italiano.
Tra i presenti alla commemorazione la famiglia di Antonello Amore, Vice Brigadiere della Guardia di Finanza deceduto il 31 Maggio del 1991 nel corso di un’operazione di servizio a Taurianova ma anche Pasquale Di Lena, il fondatore della Città dell’Olio, orfano di guerra. Ed ancora Giuseppe Silvano e la sorella figlie di quel Gennaro Silvano reduce larinese scomparso otto anni fa e sempre presente alla cerimonia del 4 Novembre con la sua storia e i suoi ricordi.
Un pallido sole, presto oscurato da nubi di pioggia ha fatto da cornice all’intera cerimonia commemorativa che ha preso il via, con un corteo da Piazza Vittorio Emanuele fino alla Basilica Cattedrale, dove il Parroco Don Claudio Cianfaglioni ha officiato la Santa Messa per i caduti di tutti le guerre. Ma prima della celebrazione, il comandante della compagnia carabinieri di Larino, il capitano Christian Cosma Damiano Petruzzella ha fatto intonare a cappella l’inno di Mameli, soffermandosi poi a spiegarlo a tanti ragazzi delle scuole presenti in basilica.
Don Claudio dal canto suo visibilmente felice di vedere tanti giovani larinesi in chiesa in questa giornata di commemorazione ha ribadito l’importanza del fare memoria, di ricordare anche i tanti larinesi che per un’ideale hanno sacrificato sull’altare della Patria la propria vita.
I ragazzi grazie ai loro insegnanti, negli ultimi giorni hanno approfondito quelle pagine di storia legate proprio alla fine della prima guerra mondiale e alle gesta dei tanti italiani, e non solo, deceduti al fronte e fissati a memoria perenne nelle opere scultoree come quella realizzata a Larino nel 1927 dall’artista locale Vincenzo Puchetti che rappresenta la vittoria alata che cinge in un abbraccio un soldato.