CAMPOBASSO. Aprendo i lavori del Consiglio regionale straordinario in ricordo delle vittime del terremoto del 2002, il Presidente Salvatore Micone ha ricordato:
“Come è noto, in ossequio alla legge regionale n. 29 del 12 novembre 2003, il Consiglio regionale si riunisce oggi in seduta solenne per la “Giornata della memoria” in ricordo delle vittime del crollo della scuola “Jovine” di San Giuliano di Puglia.
Questa ricorrenza, e quindi la seduta che stiamo svolgendo, impegna tutti, organo esecutivo e legislativo, maggioranza e minoranze, a riflettere ed approfondire le problematiche generate dall’evento che si verificò nella cosiddetta area del “cratere sismico” quel tragico 31 ottobre del 2002, e che sconvolse l’intera regione.
Ma quei dolorosi accadimenti responsabilizzano anche ciascuno di noi, a seconda dei rispettivi ruoli e funzioni, ad approfondire e porre in essere idonee iniziative per la sicurezza, la prevenzione e la salvaguardia del mondo dell’infanzia.
L’anno appena trascorso, e quello precedente, con l’avvento della pandemia, hanno posto nuovamente l’accento sull’importanza della politica della sicurezza nei luoghi pubblici e privati, e segnatamente nelle scuole.
Tutti, istituzioni legislative, amministrative, sanitarie, scolastiche, mondo produttivo e del lavoro, ma ovviamente anche genitori, alunni e personale docente, abbiamo dovuto affrontare sfide inedite e complesse.
Sfide per le quali abbiamo dovuto escogitare in tempi brevi, e il più delle volte senza esperienze pregresse, soluzioni innovative, mettendo in campo strumenti materiali e immateriali, nella logica di uno sforzo collettivo per superare le criticità.
Il percorso non è ancora compiuto, ma possiamo dire, pur con tante problematiche e vicissitudini negative, che abbiamo saputo fare sistema, sia come comunità regionale che locale.
Abbiamo reagito rispetto all’inatteso attacco di un nemico subdolo e invisibile che minacciava, e purtroppo colpiva, i nostri affetti più cari.
Fu così anche nel 2002.
L’invisibile onda sismica si insidiò tra le nostre case, raggiunse anche le mura della Jovine, le fece tremare prima e sgretolare poi, spegnando, in un giorno di sole che preannunciava le festività di Ogni Santi, il sorriso e le speranze di 27 bambini e della loro maestra.
Il tutto non mancando di trascinare nell’orrore le famiglie coinvolte e l’intera comunità locale e regionale.
Sapemmo però, anche allora, fare sistema e ci raccogliemmo tutti intorno a quelle famiglie e a quei cittadini, lavorando, anche lì tra tante problematicità e imperfezioni, per superare il momento e operare concretamente per la sicurezza singola e collettiva nei luoghi di studio, di lavoro, ma anche nelle singole abitazioni e nei posti di pubblico incontro.
Certo il percorso non è finito, esso si rinnova continuamente con altre sfide, come ad esempio il Covid, ma lo stiamo seguendo con determinazione e speranza.
Tenendo nella mente e nel cuore ciascuna delle vittime di quel 31 ottobre 2002, e chiamandole qui all’appello della memoria collettiva di questo Consesso, che rappresenta l’intero Molise, ricordiamo”.
Il Consiglio ha quindi osservato un minuto di silenzio in ricordo di ciascuna delle vittime del sisma del 31 ottobre 2002.